Furti: attenzione ad una Fiat “Punto” coi vetri oscurati

Una Fiat “Punto” dai vetri oscurati e tre giovani a bordo, tutti italiani.  Stanno diventando il terrore delle famiglie cassanesi perché mettono a segno furti e rapine nelle abitazioni anche quando in casa ci sono i proprietari. Con noncuranza e strafottenza.

Secondo alcune testimonianze riferite al nostro giornale, il “modus operandi” sembra essere sempre lo stesso.

L’auto compie alcuni giri di ricognizione nei giorni precedenti i furti e “pattuglia” la zona che poi sarà colpita, forse alla ricerca delle case più abbordabili. Quando è il momento di agire, l’autista rimane al suo posto in auto, pronto alla fuga mentre gli altri due – sono stati visti da più testimoni vestititi di nero e incappucciati – salgono attraverso le grondaie o le tubazioni del gas e con un lungo cacciavite e altri arnesi da scasso forzano finestre o finestroni ed entrano in casa. Anche quando all’interno ci sono i proprietari e se le vittime tentano una reazione, non hanno timore di ricorrere alle minacce.

Come è successo, ad esempio, ad un ex Vigile Urbano in pensione che dopo essere riuscito a sventare il furto presso la sua abitazione, ha inseguito, assieme al suo cane, i due malviventi, per cercare almeno di individuare l’auto attraverso il numero di targa. Ma i due gli si sono rivoltati contro, intimandogli di allontanarsi o ci sarebbero state ritorsioni contro la sua famiglia.

In un altro caso, invece, è stato l’intervento di alcuni cittadini e di una pattuglia di un istituto di vigilanza a far desistere i due dal colpo: in tutta fretta e con grande agilità, sono saltati dal balcone – in una abitazione del Centro Storico – e dopo aver raggiunto il complice, sono fuggiti con l’auto a tutta velocità.

Presso la caserma dei Carabinieri sono molte le denunce presentate in questi giorni e molte convergono su alcuni particolari che abbiamo appena descritto.

Occorre, quindi, farsi coraggio e denunciare gli episodi di cui si è vittime: solo così si darà modo alle forze dell’ordine di poter intervenire in una situazione comunque difficile e che ovviamente non riguarda la sola Cassano.

Foto d’archivio