Mensa e scuolabus, dopo gli aumenti le disdette
Gli aumenti del canone di mensa scolastica e scuolabus sono arrivati in questi giorni nelle case delle famiglie cassanesi che hanno uno o più figli iscritti a questo tipo di “servizio a domanda individuale”.
Qualche genitore si deve essere distratto in questi mesi o non deve essersi informato bene e così è successo che quando è andato in Comune per pagare il blocchetto dei buoni-pasto o effettuare il versamento per il trasporto, si è fatto due conti ed ha constato gli aumenti di cui questo giornale parla dallo scorso agosto, quando fu approvato il Bilancio di Previsione 2015 del Comune di Cassano che riportava gli aumenti per questi e altri tipi di servizi. L’Amministrazione Lionetti, infatti, ha introdotto il nuovo modello ISEE per il calcolo della quota parte spettante alla famiglia, secondo il principio “chi più ha, più paga”.
Gli impiegati comunale hanno avuto il bel da fare per spiegare le novità agli increduli genitori, con aumenti che vanno da un minimo di 6 ad un massimo di 27 euro per lo scuolabus e da 3 a 20 euro in più per la mensa. Restano invariate, invece, le tariffe per i redditi pari o inferiori a 3mila euro annui.
C’è, dunque, chi ha pagato, rassegnato; c’è chi lo sapeva e dunque ha fatto buon viso a cattivo gioco, chi, invece, ha fatto disdetta del servizio scuolabus. Facendosi due conti, far prendere il pulmino ai bambini (soprattutto quando a viaggiare sono in due nella stessa famiglia) non conviene più e magari c’è chi si è organizzato con una sorta di car-sharing fatto in casa o si è deciso di ricorrere a qualche amico o vicino.
Al momento non è possibile quantificare il numero delle rinunce, che potrebbero anche mettere in discussione l’economicità del servizio se dovessero essere numerosi: meno bambini che viaggiano e meno famiglie che pagano potrebbe voler dire aumentare maggiormente il costo per ogni singolo trasporto.
Una eventualità al momento remota e che in Comune valuteranno in sede di conto consuntivo. Per adesso gli aumenti sono entrati in vigore.