Cultura

I frutti de “La casa sull’albero”

libreria la casa sullalbero piccola

Una casa sull’albero è un posto che si sceglie con cura e attenzione, deve farci sognare e deve proteggerci, per questo una casa sull’albero deve essere un fidato rifugio. Una casa sull’albero ci aiuta anche a guardare le cose da una diversa prospettiva e a respirare aria nuova. Funziona così anche con i libri: si scelgono con cura, ci fanno sognare e sono amici fidati e leggere ci abitua ad aprire la mente e a farla respirare.

Da poco più di un anno anche Cassano ha “La casa sull’albero”, deliziosa libreria gestita da Giulia e Claudio, due giovani e coraggiosi librai.

Abbiamo chiacchierato con loro di desideri, ostacoli, sfide, letture e lettori, per scoprire che, ancora una volta, sono i più piccoli a saper scegliere, con il loro sguardo ingenuo ma saggio, i luoghi migliori, i posti del cuore.

Ad un anno dall’apertura quali sono state le aspettative avverate e quali quelle deluse?

Tra le aspettative avverate c’è, senza dubbio, la risposta positiva da parte del pubblico più giovane: i bambini. Era una delle cose che ci auguravamo e ne siamo felici. È un pubblico che si lascia affascinare da questo mondo, molto più di quanto credano gli adulti. Tra le aspettative deluse c’è il pubblico degli adulti. Dove sono i lettori adulti a Cassano? Per gli adulti sembra che un libro può limitarsi ad essere un buon regalo di Natale, non abbiamo lettori “forti” che credo ci siano comunque a Cassano ma stentano a venire da noi, così come è difficile coinvolgerli agli eventi, non so se per timore o per disinteresse.

Quello che non vi aspettavate: sorprese positive e negative.

Ancora una volta, tra le sorprese positive ci sono i bambini. Lo scorso anno ci sono stati interi laboratori deserti, ma da settembre si è formato un gruppo appassionato che partecipa molto volentieri alle nostre attività e abbiamo iniziato ad organizzare anche qualche compleanno con letture e giochi. Tra le sorprese negative c’è la diffidenza di qualche associazione che non comprendiamo. Aleggia il pregiudizio secondo il quale per un libraio un libro è solo fonte di guadagno, facendo perdere così lo spirito della nostra attività che riguarda anche l’offrire un servizio alla comunità cassanese.

L’identikit del lettore cassanese.

Abbiamo pochi lettori fissi. Tra il pubblico degli adulti, si vende poca narrativa, ma c’è una tendenza abbastanza ricca verso il genere che va dalla psicologia, al new age e ai temi sulla salute. La fascia di età più assidua è quella degli 0-18, una fascia di clienti pieni di interessi vari. Il lettore cassanese è poco interessato alla saggistica, all’attualità e alla storia. Difficilmente vendiamo il classico best seller del momento, il nostro pubblico sembra essere interessato a scelte più alternative.

Essere librai in una piccola realtà: in cosa consiste la sfida?

La nostra sfida è innanzitutto quella di essere la prima libreria a Cassano. Poi la sfida riguarda il riuscire a trasmettere cosa vogliamo essere, cosa significano le attività che organizziamo, cosa può significare per un genitore accompagnare in libreria il proprio figlio. Far capire che questo non è solo un luogo di vendita non è semplice e ci vorrà del tempo per abituare i cittadini all’educazione per la lettura.

Quali sono i progetti e le attività in corso e quali idee ci sono in cantiere?

Collaboriamo con le scuole e spesso le classi vengono a farci visita, organizziamo attività legate ad eventi come per esempio la prossima Giornata della Memoria; c’è il progetto lettura che prevede l’incontro con gli autori, sia per gli adulti sia per i più piccoli; abbiamo l’appuntamento mensile con il club del libro e ogni sabato mattina organizziamo laboratori creativi con letture e giochi ed infine una serie di appuntamenti di letture per la fascia di età 3/6 anni. Tra i progetti in cantiere c’è la volontà di collaborare con i Presidi del libro e ci piacerebbe estendere l’appuntamento del club del libro anche agli adolescenti.

Un anno de “La casa sull’albero”: raccontalo col titolo di un libro.

“Avrò cura di te” di Gramellini Massimo e Gamberale Chiara. Sintetizza al meglio lo spirito di questa attività: rappresenta l’approccio che ci piace avere con i nostri clienti, accoglierli, consigliarli e prenderci cura delle loro scelte e dei loro interessi.

 

 

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