Cultura

Tratturi e transumanza: una realtà tutta da ri-scoprire

Il discorso di Leonardo Losito

Cosa sono i tratturi? Dove si trovano? Che importanza hanno a livello storico e non solo? Molte persone potrebbero non saper rispondere a queste domande sebbene la zona di Cassano (e non solo) sia ricca di queste strade che sin dai tempi più antichi erano utilizzate dai pastori per collegare i rilievi abruzzesi alle zone pugliesi più pianeggianti.

Proprio di questa vera e propria rete stradale si è parlato durante la conferenza organizzata il 26 febbraio dall’associazione culturale Murgia Enjoy “La transumanza e i suoi tratturi”.

L’argomento è stato trattato sotto diversi punti di vista grazie all’intervento di vari esperti e professionisti.

La conferenza è stata aperta dal presidente dell’associazione Leonardo Losito, che ha spiegato come Murgia Enjoy sia da anni attiva al fine di promuovere, valorizzare e tutelare il territorio murgiano e le sue meraviglie molto spesso poco considerate.

I tratturi, come spiega il giovane studente di Scienze Turistiche Jacopo Di Modugno, possono essere un punto di partenza per un nuovo tipo di turismo che si discosti dal turismo di massa e che punti ad un turismo più naturalistico e che abbracci anche la realtà storica e culturale del nostro territorio.

Ma cosa sono i tratturi nello specifico? I tratturi, come spiega il giovane studente, sono dei percorsi che gli antichi pastori utilizzavano durante la transumanza, ovvero durante lo sposamento stagionale dalle montagne alle pianure. Il percorso si sviluppa inizialmente nella penisola iberica e successivamente, sin dalla preistoria, si diffonde nella zona del mediterraneo assumendo delle caratteristiche differenti tra alpi e appennini.

La rete viaria costituita dai tratturi avrà sempre una certa rilevanza in tutte le epoche, da quella romana a quella del dominio del re Alfonso d’Aragona.

 

La presentazione di Jacopo Di Modugno

La transumanza e i tratturi hanno però avuto anche un importante ruolo culturale come sottolinea lo scrittore e giornalista Pierluigi De Santis, infatti lungo i tratturi, nel corso dei secoli, sono nati diversi luoghi di culto: sono rintracciabili lungo questi percorsi diverse chiese rupestri e uno dei culti più apprezzati tra i pastori era quello di San Michele Arcangelo che veniva rappresentato come un guerriero.

Il geologo Marco Tassielli, con l’ausilio di diverse immagini, ha mostrato come i tratturi siano nati e si siano sviluppati in luoghi dove sono presenti doline e lame e che dunque Cassano e le zone limitrofe siano una zona naturalmente portate ad accogliere queste vie sebbene non si trovino tratturi di grandi dimensioni come quello che collega l’Aquila a Foggia, ma piccoli tratturelli sicuramente utilizzati dai pastori nelle epoche passate.

I tratturi inoltre, come spiega l’architetto Roberto Pastore, hanno garantito un processo di antropizzazione del territorio, infatti proprio lungo questi percorsi molto spesso i pastori si stanziavano, anche se solo stagionalmente, insediandosi in grotte o in rifugi.

Quindi questi tratturi e tratturelli hanno un valore storico e culturale molto importante che dovrebbe essere salvaguardato e promosso, ma come spiega e mostra Marco Petruzzelli spesso non sono valorizzati in modo corretto, con segnaletica inesistente o poco chiara che non si adegua, nella nostra zona, alla segnaletica utilizzata in altre parti della penisola per promuovere questi percorsi meravigliosi e suggestivi.

Dunque bisognerebbe guardarsi di più intorno e apprezzare, conoscere, salvaguardare quelle che sono le peculiarità di un territorio come la Murgia.

 

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