Cronaca

Anziani, una banda di ragazzini sta diventando un incubo

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Sta diventando l’incubo degli anziani che abitano nel centro storico di Cassano o che si ritrovano in piazza Rossani. sulle panchine.

E’ una banda di tre ragazzini, fra i 12 ed i 13 anni, tutti cassanesi, che da qualche giorno ha preso di mira uomini e donne avanti con l’età compiendo a loro danno una serie di atti che vanno dalle ingiurie a quella che potremmo considerare una vera e propria estorsione.

Per ora denunce non ce ne sono state, anche per paura di ritorsioni nei loro confronti ed a parlare è il figlio di una delle vittime che ha provato anche a discutere il problema con il padre di uno dei ragazzi protagonisti delle malefatte, inutilmente.

Gli episodi sono continuati come se nulla fosse.

Sono cominciati come fastidiosi scherzi: lancio di terreno contro coloro che erano seduti sulle panchine di piazza Rossani per poi passare a “gavettoni” coi i palloncini d’acqua fino ad arrivare, in almeno un episodio di cui siamo venuti a conoscenza, ad un gesto estorsivo. I ragazzi, minacciando un anziano signore incontrato nel centro storico quasi per caso, gli hanno chiesto insistentemente qualche spicciolo, pochi euro per comprarsi patatine e dolciumi ma vista la risposta negativa dell’uomo pare abbiamo cominciato a minacciarlo ed a spintonarlo al che la vittima ha ceduto, dandogli tutti gli spiccioli che aveva in tasca.

Le scorribande cominciano già nel primo pomeriggio nella parte più antica del paese, suonando campanelli e disturbando chi magari vorrebbe riposare per poi proseguire in altre piazze.

Quasi del tutto inutili i rimproveri o le minacce, da parte dei malcapitati, di rivolgersi alla Polizia Municipale oppure ai Carabinieri, anche perché la “banda” agisce proprie nelle ore in cui questi servizi sono praticamente sguarniti. E l’assenza completa di video-sorveglianza in quasi ogni angolo del paese contribuisce a far compiere a questi ragazzi quel che vogliono.

Almeno uno di essi è già all’attenzione dei Servizi Sociali del Comune di Cassano, per una brutta storia successa qualche tempo che vide coinvolte alcune giovanissime studentesse della Scuola Media “Vincenzo Ruffo”  a causa di alcuni filmati non proprio edificanti che il ragazzo avrebbe voluto “riprodurre” con le stesse.

E’ ora che a partire dai parenti delle vittime si espongano alle forze dell’ordine fatti e avvenimenti e che si cominci ad assumersi ognuno le proprie responsabilità, prima che la cosa sfugga di mano e ci si ritrovi a dover trattare casi molto più seri: il tempo per intervenire forse c’è ancora.

 

 

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