Consiglio, perchè l’opposizione abbandona_il video
Perché il gruppo di minoranza “Per crederci ancora” ha abbandonato l’aula consiliare, lo scorso mercoledì, all’inizio dei lavori? Di seguito, pubblichiamo il documento firmato dai cinque consiglieri e letto dalla Capogruppo Maria Pia Di Medio che spiega la loro ragioni nonché il video del discorso della Di Medio.
Assistiamo alla sistematica presentazione di atti pubblici monchi di pareri obbligatori previsti per legge e di violazione delle più elementari norme di riferimento. È il caso di evidenziare, come ha già fatto il Revisore dei Conti nel suo parere, a cui non è stato chiesto proprio il parere sul programma triennale del fabbisogno del personale parere preventivo; come anche l’avviso di selezione pubblica di personale, mediante contratto a tempo determinato che, oltre a non rispettare il citato orientamento normativo sul parere del Revisore, assume carattere di illegittimità atteso che viene impegnata la spesa in assenza della certificazione di bilancio. Sul punto, ulteriore rilievo è evidenziato dal fatto che non esiste nessuna Determinazione a supporto dello stesso avviso.
Così come sono assenti gli impegni di spesa per gli incarichi legali, di cui ormai se ne è consolidata la necessità preventiva rispetto alla ufficializzazione dell’incarico stesso onde ridurre la cattiva usanza dei debiti fuori bilancio tanto osteggiata dalla Corte dei Conti.
Lamentiamo inoltre, la tempistica sull’approvazione del documento di contabilità, di cui lei è responsabile Assessore al bilancio, che anche quest’anno ha visto l’Ente diffidato dalla Prefettura per non aver rispettato i tempi di approvazione dettati dalla norma, (rammentiamo che il termine ultimo per l’approvazione del bilancio di previsione era fissato al 30 di aprile 2016), comportamento questo, che non ha consentito alle opposizioni di esprimere nei termini, elementi di giudizio e di collaborazione.
La mancanza di comunicazioni su temi importanti come la celebrazione del Consiglio Comunale, e, quindi la violazione dell’Art. 11 comma 6 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale e non solo, che dimostra ancora una volta la totale disorganizzazione di questa maggioranza anche in considerazione dei costi sostenuti per la comunicazione di circa 9.000 euro l’anno di soldi pubblici.
Per non parlare di atti importantissimi come per esempio i Decreti Sindacali che portano lo stesso numero progressivo ma indirizzato a soggetti diversi. È il caso di portare a conoscenza, proprio il D.S. n. 28 con il quale si conferisce incarico a due soggetti diversi. Come anche la violazione su alcuni di essi dell’Art. 183 del 267/2000 e d.lgs n. 126 del 2014 riguardante gli impegni di spesa, questione già segnalata in precedenza ma totalmente ignorata dai Consiglieri e Assessori di questa maggioranza, che riteniamo debbano essere consapevoli dell’andazzo intrapreso a totale spregio del rispetto delle regole istituzionali.
Disordine anche nei confronti di atti pubblici portati in commissione e ritirati per mancanza di istruttoria, delibere di giunta confuse e sbagliate.
Anche per quanto riguarda uno dei punti in discussione nella odierna seduta di Consiglio Comunale non è presente il preventivo parere del Revisore, ci riferiamo al “Patto dei Sindaci” per la cui adesione si prevede il citato parere, dovendosi impegnare una quota annuale.
Questi sono solo alcuni degli atti che richiamiamo. Potremmo continuare all’infinito.
Ultimo ma solo in ordine cronologico, il diniego di accesso agli atti da parte dei consiglieri di minoranza, quest’ultimo episodio di una gravità assoluta non può essere tollerato e per il quale siamo costretti, nostro malgrado, ad informare sua Eccellenza il Prefetto.
Per quanto esposto, non riteniamo questo consesso in grado di assolvere al compito amministrativo cui è stato delegato dalla cittadinanza, né, peraltro vogliamo essere coinvolti in scelte amministrative deleterie, in particolar modo per la metà della cittadinanza da noi rappresentata. Pertanto abbandoniamo l’aula. Buon lavoro”.