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Beni culturali: anche Cassano fra i progetti presentati

palazzo della provincia di bari

 

Quattro progetti con altrettante aggregazioni di comuni pugliesi sono stati presentati al Ministero dei Beni Culturali per ricevere fondi in favore del patrimonio culturale. Fra questi anche Cassano delle Murge che candida “il Convento-Santuario “Santa Maria degli Angeli” ed il piazzale annesso, il sistema delle grotte, il centro storico e il polo museale, la foresta di Mercadante, il sistema degli agriturismi con gli eventi enogastronomici da strutturare”, scrive in una nota il vice sindaco Davide Del Re.

L’Avviso, la cui partecipazione è scaduta lunedì 5 settembre, mette a disposizione 300.000 euro a progetto per il finanziamento delle attività relative alla progettazione, con l’obiettivo di superare le criticità finora emerse dagli esiti degli investimenti pubblici rivolti alla valorizzazione integrata del patrimonio culturale. La Città Metropolitana è stata suddivisa in 4 cordate per un’area vasta, che coinvolgerà i 41 comuni dell’intera zona.

Si parte da “Route 96. La Murgia dell’Uomo”, con Altamura Comune capofila, che vede la partecipazione di Bitonto, Palo del Colle, Toritto, Cassano delle Murge, Santeramo in Colle, Gravina in Puglia. L’idea è quella di progettare sulla direttrice SS 96, oggetto di un importante investimento infrastrutturale in corso, un’azione di valorizzazione e gestione integrata degli attrattori locali più importanti, rievocando le suggestioni della famosa Route 66 americana, nota per aver favorito la crescita di alcuni territori USA.

Si passa, poi, al progetto denominato “Valle d’Itria, Civiltà della Grazia”, che vede coinvolti i Comuni di Alberobello, Carovigno, Castellana Grotte, Ceglie Messapica, Cisternino, Fasano, Locorotondo, Martina Franca, Monopoli, Noci, Ostuni, Putignano, San Michele Salentino, San Vito dei Normanni, Villa Castelli. Un programma che si ispira alle emozioni e visioni poeticamente illustrate nel diario di viaggio del celebre critico d’arte Cesare Brandi quando così descriveva la Valle d’Itria: “tutta naturalità questa campagna: pianificata come una città, modellata come una statua, dipinta come un quadro, territorio in cui paesaggio agrario, architettura, arte si fondono in una visione senza barriere: campi, pascoli, colline, pianure, città, castelli, campanili, si mostrano come in un concerto dove ogni strumento ha un suono, mentre ogni colore sembra uscito dalle mani di tessitori che con mille fili e mille colori hanno trasformato queste terre in una magnifica arazzeria”.

Per finire con i restanti due progetti: “I Gioielli della Corona”, che ha come capofila il Comune di Bari e che vede la partecipazione di Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Bitritto, Binetto, Bitetto, Capurso, Cellamare, Giovinazzo, Grumo Appula, Modugno, Triggiano, Valenzano, e Sannicandro, incentrato sulla valorizzazione dei castelli, dei centri antichi, delle chiese.

Infine “TerrAmare”, con Polignano capofila e i Comuni di Conversano, Rutigliano, Casamassima, Turi, Mola di Bari, Noicattaro, Gioia del Colle,Sammichele di Bari. Un progetto incentrato su due aspetti: da un lato gli elementi ambientali e naturali, tutti accomunati dalla presenza dell’acqua, nelle molteplici forme (mare, laghi, lame, coste frastagliate, porti), dall’altro la storia nel suo divenire lento che ha segnato il territorio di testimonianze antiche e moderne. Un patrimonio archeologico di rilievo nazionale quale quello di Monte Sannace, cui si legano gli altri siti archeologici testimonianza dell’antico rilievo di questi luoghi, villaggi, chiese rupestri, jazzi, torri costiere, masserie che si aggiungono ai più noti castelli, cattedrali, monasteri ed abbazie e alle più recenti testimonianze di archeologia industriale. 

 

 

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