La Regione stoppa l’ “astronave” dei rifiuti
La Regione Puglia chiede alla “Tersan Puglia” di avviare una nuova richiesta autorizzativa per valutare l’impatto ambientale del cosiddetto “econonostro”, l’enorme impianto nato per la biostabilizzazione dei rifiuti sulla provinciale Bari-Altamura, in territorio di Toritto, a pochi chilometri da Cassano.
Rispondendo, infatti, alle Osservazioni che il Comitato – formato da esperti, professionisti e cittadini – aveva presentato in merito alla richiesta autorizzazione per la Valutazione di Impatto Ambientale, gli Uffici regionali hanno stabilito che le autorizzazioni ottenute in passato dalla società, prima cioè che la struttura venisse prima sequestra e poi dissequestrata per motivi procedurali, non sono valide e che la società che gestisce l’impianto dovrò riprendere da capo tutto l’iter autorizzativo almeno per quel che riguarda la VIA.
La cosiddetta “astronave” de rifiuti, dunque, almeno per il momento non potrà operare.
Anche perché sulla vicenda pende ancora il giudizio della magistratura: la Corte di Cassazione, infatti, l’altra settimana ha annullato la sentenza della Corte d’Appello di Bari e ha disposto un ulteriore rinvio alla stessa Corte, altra Sezione, perché non è stato chiarito se ci si trovi di fronte ad un impianto per il quale siano stati commessi abusi edilizi o meno. In caso di abusi edilizi, considerando anche che la struttura si trova al confine con il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, tutta la vicenda autorizzatoria si chiuderebbe con un nulla di fatto, prima ancora che l’iter cominci.
Come si ricorderà, il Comitato “econostro” è stato per due volte a Cassano, ospite dell’associazione Murgia Enjoy e del Pd cassanese per parlare dell’impatto – soprattutto dal punto di vista odorifero – che l’avvio dell’impianto avrebbe avuto sulla nostra cittadina, in particolare sulle zone residenziali dei borghi.