Politica

Del Re sulla rotonda: “sapevamo già tutto”

Del Re piccolissima

Prova a dare le sue spiegazioni, l’Amministrazione Lionetti, in merito alla mancata costituzione  del Comune nel giudizio dinanzi al Consiglio di Stato sulla vicenda della rotatoria in sona “Sacro Cuore”.

Lo fa con una nota che pubblichiamo ma con alcune nostre considerazioni.

“In merito alla ricostruzione della vicenda della rotatoria in zona “Sacro Cuore” fatta dalla stampa locale, l’amministrazione comunale chiarisce alcuni aspetti utili ad un giudizio obiettivo del fatto” dice la nota.

In realtà, a parlarne è stato solo questo giornale e l’obiettivo giudizio non si capisce da dove derivi visto che l’Amministrazione è parte in causa!

“La sentenza del Consiglio di Stato – dice ancora la nota – è molto chiara: essa ha stabilito che è illegittima la delibera di Giunta n. 42 dell’aprile 2013 con cui l’amministrazione Di Medio approvò l’acquisizione sanante di alcuni terreni espropriati circa vent’anni prima dall’amministrazione Leporale per la realizzazione della rotatoria in zona 167”.

Anche qui, la nota del Comune dimentica alcune cose: che dopo la Delibera di Giunta ci fu una Delibera di Consiglio Comunale (la n. 13 del 30/4/2013) e un Decreto del dirigente del Comune (n. 1/2013) che sanava la situazione per cui più atti e tutti univoci. Non solo. Dimentica anche che quegli atti furono impugnati dinanzi al Tar Puglia dai proprietari di quell’area e il Tar Puglia diede loro torto, tanto da dover far ricorso al Consiglio di Stato.

Scrive ancora il vicesindaco: “Carte alla mano si tratta di un esito assolutamente scontato. Non c’erano dubbi sul fatto che la sentenza sarebbe stata sfavorevole al nostro ente, per cui la non costituzione in appello del Comune ha evitato ulteriori spese per avvocati e di giudizio a carico del bilancio comunale, che si sarebbero aggiunte a quelle inutilmente fatte dalla amministrazione comunale precedente”.

Siamo dinanzi ad un indovino, evidentemente: che conosce gli esiti di un giudizio prima ancora che esso si formi! Strano che in altre cause – vedi quella, persa in partenza, contro il dipendente Franco Vulpio – tutta questa “ars divinatoria” non si sia esplicitata: avrebbe fatto in modo tale da non far perdere al Comune 15mila euro inutilmente.

Ma come fa Del Re a dire che l’esito era scontato se il Tar Puglia aveva dato torto ai proprietari-eredi dell’area?

«Che i provvedimenti decisi da quella amministrazione (e le conseguenti spese) fossero del tutto inutili lo si sapeva già – dichiara il vice sindaco Davide Del Re – perché era chiaro che in presenza di un giudicato restitutorio il Comune non potesse emanare un provvedimento di acquisizione sanante: motivazioni che coincidono alla perfezione con le argomentazioni della sentenza del Consiglio di Stato. Per cui tutti i danni derivanti dalla statuizione del Consiglio di Stato sono attribuibili a chi ha commesso errori e non già a chi cerca di risolvere ogni giorno i tanti problemi dell’ente, in una situazione complessa e difficile proprio per gli innumerevoli sbagli commessi nel passato. Ad ogni modo stiamo vagliando alcune possibili soluzioni, nella speranza di limitare i danni causati da questa ennesima eredità negativa».

Resta da capire, infine, perché – se Del Re aveva previsto tutto questo –  ha provveduto, nel luglio scorso, a far sistemare l’intera area per ospitare giostre e parco divertimenti, ancora una volta con esborso di soldi pubblici? E come ha fatto ad inserire proprio quell’area nel piano di riqualificazione del quartiere, richiedendo un finanziamento milionario?

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *