La Di Medio chiede le dimissioni del Sindaco
Dalla capogruppo di “Per crederci ancora”, Maria Pia Di Medio, riceviamo e pubblichiamo.
L’indiscutibile evidenza della mancanza dei basilari rapporti interni alla maggioranza che si concretizzano nel mancato confronto e nella mancata costruttiva discussione delle scelte e della realizzazione del Programma fra i componenti che, loro malgrado, vengono coinvolti al solo fine del voto di sudditanza, mentre le scelte amministrative sono solo di assolutismo verticistico, e che tale comportamento sta precipitando in nostro Comune verso il baratro del dissesto di Bilancio, avedo già realizzato, comunque, il completo degrado del territorio, in assenza dei seppur minimi interventi di controllo, manutenzione e servizi alla cittadinanza ( in attesa delle grandi opere!), pone, il nostro gruppo di minoranza, in una posizione di grande responsabilità circa il proseguimento dell’attività amministrativa.
Pertanto il manifestato dissenso di alcuni componenti della maggioranza ci trova in perfetto accordo e lo sosteniamo fino in fondo, senza che questo dia il diritto ad alcuno di pensare ad inciuci o “passaggi politici”.
Avevamo, con molta buona volontà, ripreso il nostro impegno di mandato elettorale dopo aver già manifestato fortemente il nostro dissenso all’attività di questa amministrazione abbandonando gli scranni del Consiglio Comunale per la totale mancanza di trasparenza e per la miriade di atti illegittimi. Ci dispiace dirlo ma il Sindaco non si rende conto che tutto questo dipende solo da lui, dalla sua incapacità di relazionarsi con la sua maggioranza, per il perseguimento unanime degli obiettivi del loro programma, e della sua incapacità di saper trarre utili dall’impegno del gruppo di minoranza che è sempre stato disponibile a collaborare.
Di fatti, la mancanza del PEG (Piano Esecutivo di Gestione) fermo a gennaio scorso, l’assoluta mancanza di trasparenza, la negazione di accesso agli atti, l’impossibilità di avere gli atti in tempi utili per la discussione nelle commissioni consiliari e quindi poter apportare il proprio bagaglio di informazioni e conoscenze per una migliore e democratica gestione della cosa pubblica, ci ha messo nelle condizioni di immobilità. Ci è rimasta solo la possibilità di denunciare tutte le inadempienze e le irregolarità agli organi di controllo.
Lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo.
E di fronte alla palese ed insostenibile incapacità di mantenere una maggioranza solida in grado di governare, anche in “regime di minimi” siamo ben lieti (e non sciacalli antidemocratici) di chiedere, e far di tutto per ottenere, le dimissioni del Sindaco.