Attualità

Randagismo: finalmente c’è una soluzione?

incontro randagismo del 25 11 2016

300mila euro, a tanto ammonta la spesa comunale per il problema del randagismo, una somma altissima per un paese come Cassano, ma come abbattere i costi? Come risolvere il problema di questi cani e gatti che vagano per il centro abitato? Ma soprattutto, come garantire la sicurezza dei cittadini e degli animali stessi? Sono stati questi i punti affrontati durante il secondo incontro tenutosi il 25 novembre presso la Sala Consiliare, dove i volontari e chiunque abbia a cuore questa situazione, ha potuto proporre al Sindaco alcune idee e soluzioni per risolvere il problema.

Le soluzioni, alcune delle quali erano state già proposte durante il primo incontro, tenutosi lo scorso mese, sono state: l’individuazione di alcune zone di dislocazione, zone ubicate fuori dal centro abitato, dove i volontari potranno dare da mangiare e da bere ai cani randagi, in modo tale che questi non si aggirino per il paese in cerca di cibo. Le zone scelte sono: Sacro Cuore, Oasi Santa Maria, Via Mellitto, Contrada Fra Diavolo. La seconda soluzione è ovviamente l’emanazione di un divieto per la cittadinanza di dare da mangiare a questi cani randagi, spingendo così gli animali a spostarsi nelle zone di raccolta dove potranno invece trovare cibo e acqua. La terza soluzione è un controllo costante dei vigili e delle autorità nelle zone di sgambettamento, ma in generale un maggiore controllo anche per le strade del paese, anche per quanto riguarda i cani di proprietà, assicurarsi che non vengano lasciati liberi e che i padroni rispettino le regole di igiene. Il quarto punto riguarda invece una campagna di sensibilizzazione nelle  masserie e nelle aree rurali circostanti, soprattutto per quanto riguarda la sterilizzazione e la “microcippatura” di tutti gli animali, anche per prevenire il fenomeno dell’abbandono. La quinta proposta invece, riguarda una postazione di informazione e segnalazione che sarà istituita una volta alla settimana nell’ufficio dei vigili.

Si è discusso anche di una possibile segnaletica fotografica nelle zone di raccolta, per tenere sotto controllo il numero dei randagi e i branchi, operazione che però richiede più tempo e una conoscenza approfondita dei branchi che vivono nella zona di Cassano.

Il Sindaco ha spiegato che il comune metterà a disposizione tre/quattro cucce da collocare nelle zone di dislocazione, anche se, come fanno notare alcuni volontari, le cucce possono essere facilmente portate via e quindi, se non vengono fissate, c’è il rischio che vengano rubate. Più importante e necessaria è invece l’istallazione di vasconi in cemento per l’acqua e il cibo nelle zone scelte, in modo da evitare ciotole o altri strumenti in plastica che possono essere distrutti, rubati oltre che creare sporcizia e rifiuti.

Un’altra problematicità riscontrata durante l’incontro è stata la mancanza di un regolamento comunale sul randagismo e sulla tutela degli animali, un regolamento necessario per prendere qualsiasi tipo di decisione sulla questione, emanare qualsiasi tipo di divieto e anche per multare chiunque non rispetti le regole, come, ad esempio, quella di non dare da mangiare ai cani randagi nei centri abitati.

Dopo questo incontro ci si augura che finalmente si possa risolvere, almeno parzialmente, la situazione dei branchi di randagi che vagano per il centro abitato, anche se rimangono aperte ancora le questioni dei canili strapieni, dell’abbandono di cani, anche di razza, fenomeno che a Cassano ha registrato un’impennata negli ultimi anni e della sterilizzazione e “microcippatura” dei cani di proprietà. 

 

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