Politica

Consiglio, durissimo scontro fra il Sindaco e l’ex Assessore

de grandi lionetti

Una maggioranza “a geometria variabile” quella che ieri sera si è presentata in una Sala Consiliare ancora una volta insolitamente gremita di persone (in paese è insistente la voce di dimissioni del Sindaco Lionetti: sarà per questo che molti pensano di poter assistere in diretta all’evento….) per celebrare il 24° Consiglio Comunale del governo di “Rinascita”.

Banchi del governo cittadino quasi vuoti, infatti, e i tre ex assessori (Pignatale, Battista e De Grandi) seduti l’uno accanto all’altro, pronti – appunto – a votare favorevolmente o ad astenersi sui provvedimenti presentati, senza più obbedire alla disciplina della maggioranza.

Vito Lionetti e i suoi sette consiglieri rimasti fedeli, dunque, si trovano ad affrontare i cinque consiglieri della minoranza e i tre consiglieri della maggioranza dissidente: sarebbe bastata la presenza di Simeone Paparella, ex Capogruppo di “Rinascita” (assente per motivi di lavoro) per potenzialmente ribaltare la situazione, se solo, questi consiglieri, avessero voluto far saltare il Consiglio.

La riunione del Consiglio parte subito con un duro scontro fra Sindaco ed ex Assessore De Grandi.

Senza mai citarla, infatti, Lionetti comunica all’aula di aver ritirato la fiducia all’ex titolare delle deleghe a cultura e turismo, ma senza dare alcuna spiegazione. E lì parte l’attacco. “Ho atteso pazientemente le sue spiegazioni – ha detto Maria De Grandi nel suo lungo intervento – ma non sono arrivate; eppure il malessere arriva da lontano: da mesi e mesi di fiducia su atti mai letti in tempo, confezionati alla meno peggio, scelte non concordate, esposti di cui nulla sapevamo”.

L’ex assessore è tornata sulla “famigerata gara per la pulizia degli stabili comunali”, con molte stranezze e violazioni di legge, “un confronto evitato con la forza dei numeri”; l’affondo, poi, è per il duo Michele Lopane (Consigliere di maggioranza) e Saverio Giustino (operaio della ditta esterna che fa manutenzione): “un operaio (Giustino, NdR) che  fa da autista ad un Consigliere comunale, che controlla i lavori fatti facendosi i selfie”.

Ma la De Grandi ne ha anche per il vicesindaco Davide Del Re, reo di sconfinare su materie altrui così come lo stesso Sindaco avrebbe fatto in occasione dell’Avviso Pubblico per il Comitati Scientifico del Museo Civico.

“Sono stata manda via – ha detto la De Grandi – perché facevo domande, ho cominciato a volervi vedere chiaro negli atti, a pretendere che nelle riunioni di Giunta ci fossero documenti consultabili e chiari, che le scelte venissero condivise”.

Con una accusa niente affatto velata, l’ex assessore ha chiuso l’intervento dicendo a Lionetti “Sindaco, rimuova lo striscione sul balcone del Municipio (quello sulla lotta a tutte le mafie, NdR) oppure rimuova se stesso!”.

Vito Lionetti ha ovviamente rigettato tutte le accuse, spiegando che la rimozione dell’assessore era dovuto alla scarsa produttività del suo assessorato che al di là “di qualche festa o sagra non ha prodotto nulla in ambito culturale, né come partecipazione a bandi né come finanziamenti”.

Anche Davide Pignatale e poi Franco Antelmi, sempre nei preliminari del Consiglio, sono intervenuti il primo per ribadire la necessità di “una revisione della profonda crisi di maggioranza che c’è e dobbiamo riconoscerla senza essere ipocriti” che abbia come obiettivo il rilancio dell’azione di governo dato che “non si può parlare di una scarsa produttività di un singolo assessore ma di una intera maggioranza di governo”; Antelmi invece ancora una volta ha ribadito la necessità di una vigilanza massima su atti e delibere che spesso mancano di pubblicazione sull’Albo Pretorio, anche a causa di una confusione che si fa tra ritiri, errata corrige e ri-pubblicazioni.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *