Politica

Referendum, un caso di “matita cancellabile”

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Un po’ in tutta Italia sono stati segnalate, da quando sono cominciate le operazioni di voto per il referendum, casi di elettori che segnalano come le matite ricevute per esprimere il voto siano cancellabili. E’ successo anche a Cassano, nella sezione n. 11, presso la scuola elementare di via Convento, nel primo pomeriggio.

Un elettore prima di esprimere il voto, nella cabina, ha provato a scrivere su un foglio di carta con la matita ricevuta in dotazione, constatando che il tratto risultava cancellabile.

Ha chiesto, dunque, alla Presidente di seggio un’altra matita o una penna, per poter votare, senza che questa fosse cancellabile. Una richiesta non esaudibile, ovviamente, dato che le matite in dotazione vengono fornite direttamente dal Ministero dell’Interno per il tramite delle Prefetture.

L’elettore, dunque, ha deciso di sporgere denuncia sul fatto, facendo mettere a verbale quanto accaduto e chiamando una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Cassano ai quali ha sporto denuncia.

Dall’Ufficio Elettorale del Comune di Cassano, che abbiamo interpellato per saperne di più, spiegano che nei seggi non si possono utilizzare altre penne o matite se non quelle ricevute in dotazione e l’utilizzo di altri strumenti potrebbe invalidare la scheda.

 

Stando a quanto dichiarato ufficialmente con note stampa da diverse Prefetture italiane,  il segno tracciato sulla scheda risulta indelebile, anche se fatto da una matita cancellabile.

 

Per quel che riguarda, invece, l’affluenza, alle ore 12.00 a Cassano era al 17,24% (hanno votato, cioè, 2.034 persone), il doppio di quella rilevata al referendum del 17 aprile scorso sulle trivelle.

 

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