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Conoscere Maria Valtorta: la falsa testimonianza

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Ogni tanto un post pubblicitario televisivo  ci ricorda  che coloro che sanno di un malaffare e tacciono, sono anche loro complici, infatti è detto dal codice penale: “Chiunque, deponendo come testimone innanzi all’Autorità Giudiziaria o alla Corte penale internazionale (244-245; c.p.p. 194 – 198 – 468 – 497 -499 ) afferma il falso o nega il vero, ovvero tace, in tutto o in parte, ciò che sa intorno ai fatti sui quali è interrogato, è punito con la reclusione da due a sei anni.” (Dispositivo dell’art. 372 Codice Penale) .

Per cui il tacere è posto allo stesso livello della falsa testimonianza, ma il codice penale si esprime in modo sintetico; non tutti ne conoscono l’esistenza,   i trasgressori quindi potrebbero apparire  giustificati, anche dal punto di vista  morale. Quanti reati si commettono senza sapere a cosa si va incontro, saranno poi gli avvocati a studiare come giustificare, cosa inventare per riparare il danno già fatto, a volte non sono sufficienti gli alibi, le motivazioni addotte ma c’è bisogno di un aiuto esterno e si ricorre a testimoni apparentemente attendibili, che con le loro false dichiarazioni raddrizzano le sorti di un processo a danno di innocenti.

Pur essendo anche un peccato condannato ed incluso fra i dieci comandamenti , non viene quasi mai approfondito nelle omelie domenicali, e ci sono anche osservanti religiosi che dimenticano l’importanza di questo terribile ed odioso peccato, fatto scrivere da Dio nelle tavole della Legge.

 “Nell’ Evangelo come mi è stato rivelato” scritto da Maria Valtorta, a seguito di visioni mistiche,  Gesù è molto più specifico nello spiegare questo ottavo comandamento, spesso violato impunemente dagli uomini.

Cito quest’opera perchè è un’opera scritta sotto dettatura di Gesù alla mistica Maria Valtorta, è un’opera grandiosa ( più di 2000 pagine), che solo grazie ad internet ho potuto leggerla  e conoscere in modo esauriente il pensiero, le opere, gli insegnamenti   dettati direttamente da chi le ha vissute e solo e soltanto Lui poteva darne completa testimonianza, raccontandoci i suoi tre anni di evangelizzazione.

Per questa immane opera, che sta lentamente propagandosi in Italia e nel mondo intero, e per tutti gli altri scritti, ora si sta  chiedendo anche la beatificazione di Maria Valtorta definita “La penna di Dio”.

Ognuno  leggendola se ne fa un concetto e capisce se la sua lettura gli può fare un bene spirituale o meno.

Riporto un pezzo tratto dal Volume II- Capitolo 130, capitolo in cui Gesù analizza l’ottavo comandamento  e  dice:

 << “Non dirai falsa testimonianza” è detto. Cosa c’è di più nauseante di un bugiardo? Non si può dire che egli accentra crudeltà con impurità? Sì, che si può. Il bugiardo, parlo del bugiardo in cose gravi, è crudele. Egli uccide una stima con la sua lingua. Dunque non è diverso dall’assassino. Anzi dico: è più di un assassino. Costui uccide solo un corpo. Il bugiardo uccide anche il buon nome, il ricordo di un uomo. Perciò è due volte assassino.

É l’assassino impunito perché non sparge sangue, ma lede un onore, e del calunniato e della sua intera famiglia. E non contemplo neppure il caso di uno che giurando il falso mandi un altro alla morte. Su questo già sono accumulati i carboni della Geenna. Ma parlo solo di chi con bugiarda parola insinua e persuade altri in sfavore di un innocente. Perché lo fa? O per odio senza ragione. O per avidità di avere ciò che l’altro ha. Oppure per paura.

Odio

Ha l’odio solo chi è amico di Satana. Il buono non odia. Mai. Per nessuna ragione. Anche vilipeso, anche danneggiato, perdona. Non odia mai.

L’odio è la testimonianza che un’anima perduta dà di se stessa, e la testimonianza più bella che viene data all’innocente. Perché l’odio è la rivolta del male contro il bene. Non si perdona a chi è buono.

Avidità

 “Colui ha ciò che io non ho. Io voglio ciò che lui ha. Ma solo con lo spargere disistima su lui io posso giungere ad avere il suo posto. Ed io lo faccio. Mento? Che importa? Derubo? Che importa? Posso giungere a rovinare tutta una famiglia? Che importa?”. Fra tante domande che l’astuto mentitore si fa, dimentica, vuole dimenticare, una domanda. Questa: “E se venissi smascherato?”.

Questa non se la fa perché, preso dall’orgoglio e dall’avidità, è come uno dagli occhi tappati. Non vede il pericolo. É ancora come uno ebbro. É ebbro del vino satanico, e non pensa che Dio è più forte di Satana e si incarica di fare le vendette del calunniato.

Il mentitore si è dato alla Menzogna e fida stoltamente nella sua protezione.

Paura

Molte volte uno calunnia per scusare se stesso. É la forma più comune di menzogna. Si è fatto il male. Si teme venga scoperto e riconosciuto come opera nostra. Allora, usando ed abusando della stima che ancora si ha presso gli altri, ecco che si capovolge il fatto, e quello che noi si è fatto lo si addossa all’altro di cui si teme solo l’onestà.

Ancora lo si fa perché l’altro, delle volte, è stato, senza volere, testimonio di una nostra mala azione, e allora ci si  vuole mettere al sicuro da una sua testimonianza.

Lo si accusa per renderlo inviso onde, se lui parla, nessuno lo creda.

Ma agite bene! Agite bene! E di questa menzogna non avrete mai bisogno. Non pensate, quando mentite, come vi mettete un giogo pesante?

Esso è fatto della soggezione al demonio, della paura perpetua di una smentita e della necessità di ricordare la menzogna detta, coi fatti ed i particolari con cui fu detta, anche dopo degli anni, senza cadere in contraddizione. Una fatica da galeotto. E servisse al Cielo! Ma serve solo a prepararsi il posto nell’inferno! ……. Ogni menzogna è testimonianza falsa. Non solo quella legale. …….. Per i peccati della lingua la rovina si avvicina al malvagio… Chi mentisce è un testimone fraudolento.. ……Andate in pace. E la Verità vi diventi amica».

Mi auguro che questa lezione morale, oltre che  per le pene previste dal Codice Penale, faccia riflettere tutti coloro che si siano macchiati di tale infamia, poichè potranno anche sfuggire alla giustizia umana, ma non a quella divina.

Se qualcuno volesse approfondire l’opera, con tutte le analisi  fatte a riguardo,  la trova nel sito http://www.scrittivaltorta.altervista.org/per_volume.htm.

 

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