Politica

E’ tornato il “sole” della Primavera Cassano con Teodoro Santorsola

santorsola piccola

Ricomincia tutto da dove cominciò tutto, 18 anni fa.

Il Cinema “Vittoria” strapieno di gente per ascoltare la presentazione di “Primavera Cassano” e stavolta al posto di Giuseppe Gentile e di “IdeaDomani” c’è Teodoro Santorsola, il più longevo animale politico che la storia cassanese ricordi, pronto “come un leone” a tornare a combattere per riconquistare il Municipio di Cassano, il prossimo 11 giugno.

Certo, i capelli di qualcuno sono più bianchi, alcuni protagonisti di quella stagione non ci sono più, nuove leve si affacciano e il “sole che ride” rimane sullo sfondo rispetto ad un Palazzo Comunale che è la prossima meta di questo movimento civico.

Ma è quella l’eredità – conclamata a più riprese – che Santorsola vuole rivendicare: il buon governo della città, la macchina amministrativa funzionante, la manutenzione dell’ordinario, la qualità della vita che diventa progetto politico.

Per tutto questo e altro ancora “Primavera Cassano” si candida e chiede il voto dei cassanesi: “riscattiamo una città abbandonata dalle ultime due amministrazioni”, chiede Santorsola, con “uno scatto di reni che faccia uscire dalla palude”, diranno i suoi candidati.

Che sfilano dinanzi al giornalista-conduttore Pierluigi Morizio (già presentatore, nel 2009, di un finto dibattito fra candidati), volti già noti di ex amministratori (Rosa Contursi, Capogruppo all’epoca delle amministrazioni Gentile; Silvio Missoni, già Assessore a sport, cultura, turismo per nove anni; Mimma Busto, Assessore ai Lavori Pubblici per un quinquennio), volti di chi solo tre anni fa era su un altro fronte (Maria Luisa Abbruzzese, candidata nella lista della Di Medio nel 2014, Amedeo Venezia, presentatore della lista di Lionetti, nello stesso anno); volti di chi, in teoria, avrebbe partecipato al “declino di Cassano”, almeno negli ultimi due anni e mezzo,  come quelli di Enza Battista e Davide Pignatale, assessori della Giunta Lionetti;  volti nuovissimi, a volte sconosciuti a volte meno: dall’avvocato Annamaria Debellis a Franco Pastore, da Tonino Spinelli a Pasquita Ciriello ed a tutti gli altri.

“Dopo il buio arriva la primavera”, esordisce Santorsola che si candida come “guida forte, autorevole, per svegliare Cassano dal torpore nel quale le ultime due amministrazioni l’hanno buttata”.  Il tutto “con la serietà e la serenità” di chi sa come operare, per averlo già fatto, di chi sa dove mettere le mani e con quali tempi farlo, per raddrizzare la macchina amministrativa, farla tornare all’antica efficienza, rispristinare giustizia e legalità.

I temi del programma saranno oggetto di successivi incontri ma il candidato Sindaco ne accenna brevemente: puntare tutto sul “cuore verde” di Cassano, farne un polo di attrazione nazionale, valorizzare boschi e Murge, riqualificare il territorio, la cultura e l’agricoltura.

Senza dimenticare la sicurezza dei cittadini, spesso lasciati a se stessi.

“Non sono solo parole – dice Santorsola – perché sappiamo come farlo e come farlo da subito, mentre altri dicono di averle studiate, queste cose…”.

Emerge qui la linea d’attacco di Santorsola. E l’avversario è la lista Di Medio, probabilmente nel suo pensiero l’unica che può impensierirlo nella sua marcia per la riconquista del Comune (“non parlo  di chi non ha alcuna “chance” di governare o di chi fa liste per azioni di disturbo o per ambizione personale”).

Da cassanese mi sento offeso dalla Di Medio, quando ha detto che siamo un paese di addormentati. Ma come si permette chi, solo tre anni fa, è stata bocciata da questo paese? Come fa a dirlo una che non è neppure di Cassano ma viene dall’Abruzzo….”.

Poteri forti che vogliono riprendersi il Palazzo “non per gli interessi della comunità ma per i propri interessi” vedranno in Santorsola, dice egli stesso, un ostacolo “duro e rigido, perché non si può fare dell’amministrazione un uso e consumo propri”.

Capitolo a parte, poi, sulle contrastanti ideologie che l’alleanza fra Il Pd e uomini di destra come lo stesso candidato Sindaco ha rispolverato.

“Qui a Cassano non servono barriere ideologiche – ha detto Pignatale, Segretario cittadino del Pd – piuttosto occorre buon governo e con Santorsola ciò sarà possibile. Perché mentre nei colloqui pre-elettorali che il Pd ha fatto si puntava alla spartizione del potere, alla smania di protagonismo, alla volontà di qualcuno si staccare un biglietto per Roma, con Teodoro è prevalso solo un concetto: il bene comune, il meglio per i cassanesi, la necessità di fermare il declino e valorizzare le tante risorse che cassano ha e sono ancora inespresse”.

Il “sole” è tornato.

 

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