Attualità

Finalmente Cassano ha il nuovo Depuratore delle acque_VIDEO

DSCN0016

L’Assessore alla Mobilità e Lavori Pubblici della Regione Puglia, Giovanni Giannini, e il Presidente di Acquedotto Pugliese, Nicola De Sanctis, hanno inaugurato, con l’intervento del Consigliere Regionale Ignazio Zullo, di rappresentanti dell’AIP, il nuovo impianto di depurazione a servizio dell’agglomerato di Cassano delle Murge, in contrada Malatesta.

 

Presente anche l’ing. Davide Del Re, che per l’amministrazione Lionetti ha seguito direttamente i lavori nell’ultima fase.

Avviato alla costruzione nel 2000, con fondi del Commissario Delegato per l’Emergenza Economica Ambientale, l’impianto è stato oggetto di una serie di adeguamenti strutturali, così come previsto dalle recenti normative, per conformarne lo scarico ai limiti previsti dal Decreto Legislativo 152/06.

I principali interventi infrastrutturali posti in essere da Acquedotto Pugliese hanno riguardato l’adeguamento dell’impianto alle normative vigenti, per conformarne lo scarico ai limiti di emissione previsti dalla Tabella 4, Decreto Legislativo 152/06, e la rifunzionalizzazione delle linee di trattamento acque e fanghi per un importo complessivo di circa 3,8 milioni di Euro.

Caratterizzato da una tecnologia convenzionale di processo, con rimozione biologica a fanghi attivi e digestione anaerobica dei fanghi, l’impianto ha una potenzialità pari a 20.885 Abitanti Equivalenti (termine tecnico che definisce le quantità di sostanze organiche biodegradabili, trattabili giornalmente dal depuratore) ed è in grado di trattare una portata media di 121,60 mc/h, restituendo un effluente conforme ai limiti stabiliti dalla tabella 4 del dlgs 152/06.

Lo scarico in Lama Badessa potrà avvenire in condizioni di sicurezza ambientale, senza alterazioni degli ecosistemi, del suolo e delle colture e senza rischi igienico-sanitari, grazie ai lavori di ripristino della continuità idraulica della Lama, effettuati dal Consorzio di Bonifica Terre d’Apulia e finanziati, per un importo complessivo di 5,3 milioni di Euro dalla Regione, con fondi FESR 2007/2013.

In realtà, l’avvio all’esercizio dell’impianto costituisce solo il primo step di un progetto più ambizioso, che prevede l’affinamento delle acque depurate e il loro reimpiego in agricoltura. Un progetto già ammesso ai finanziamenti regionali per un importo di oltre 2 mln di euro, tra interventi finalizzati a consentire all’impianto di restituire un’acqua rispettosa dei limiti imposti dalla normativa del riuso e opere necessarie per l’utilizzo irriguo delle stesse.

Sul piano più strettamente tecnico, sono stati realizzati nuovi comparti per il miglioramento delle rese depurative, quali la denitrificazione per abbattimento della frazione azotata, un sistema di filtrazione finale, il comparto di debatterizzazione a raggi UV, una nuova stazione di disidratazione meccanica dei fanghi ed il nuovo collettore di scarico a gravità per il recapito delle acque reflue, effettuati interventi di rifunzionalizzazione e di rinnovamento impiantistico con la installazione di sofisticate apparecchiature (compressori aria a servizio della stazione di ossidazione, sistema di insufflazione aria da fondo nella vasca di ossidazione-nitrificazione, sollevamento dei fanghi ispessiti, caldaia e bruciatore a servizio della centrale termica, torcia di combustione biogas, impianto antincendio, ecc.). I lavori sono stati completati con la realizzazione di una rete di raccolta delle acque meteoriche nell’area interna al depuratore.

“Con l’adeguamento del depuratore si compie un altro passo importante nel percorso che, con l’utilizzo dei Fondi Europei 2014-2020 – ha spiegato l’assessore regionale Giovanni Giannini – di completare l’opera con l’affinamento dei reflui da depurazione e il loro reimpiego in agricoltura. Prosegue, pertanto, la strategia che consentirà alla Puglia di confermarsi come regione italiana leader nella depurazione”.

“Un significativo intervento – ha commentato il Presidente di Acquedotto Pugliese, Nicola De Sanctis – che garantirà ai cittadini un servizio sempre più efficiente e in linea con l’impegno dell’Acquedotto a rispondere positivamente alle reali aspettative del territorio servito”.

“Un impegno nel solco dello sviluppo sostenibile delle nostre attività. Con questo progetto, infatti – ha proseguito il Presidente di AQP – al termine dell’iter realizzativo, non una goccia verrà sprecata.

“Colgo l’occasione – ha concluso De Sanctis – per ringraziare la Regione Puglia, l’Autorità Idrica Pugliese e l’Amministrazione di Cassano per l’impegno e la disponibilità che non ci hanno fatto mai mancare. Questo risultato dimostra ancora una volta che gioco di squadra e condivisione di metodo e strategie sono la strada maestra per il raggiungimento di buoni risultati nell’interesse della collettività”.

“E’ bello veder giungere a compimento le opere pubbliche per le quali si è stati promotori fin dalle fasi iniziali”. Così il presidente del Gruppo regionale di Direzione Italia, Ignazio Zullo, partecipando all’inaugurazione del nuovo impianto di depurazione di Cassano Murge. 

“Quando ero assessore all’Igiene Pubblica di Cassano, nel ‘96/’96 – ricorda Zullo – presentai all’allora prefetto Catenacci, nell’ambito dei Finanziamenti per l’emergenza ambientale (c’erano stati casi di colera) i progetti per la realizzazione della pubblica fognatura per le zone extraurbane e per l’ampliamento del depuratore. La prima realizzazione è stata portata a termine da tempo. Oggi abbiamo, invece, inaugurato la seconda risolvendo un grande problema per tutti quei residenti che non potevano essere allacciati alla rete fognaria in quanto il vecchio depuratore non possedeva capacità ricettiva per nuovi allacci e nuovi carichi di reflui.

Da oggi tutte le domande che giacciono all’Acquedotto pugliese potranno essere evase, ma – aggiunge – abbiamo contribuito a dare una qualità di vita migliore ai cittadini di Cassano ed abbiamo soprattutto salvaguardato l’ambiente e assicurato la tutela delle acque e del sottosuolo”. 

“Ora la mia attenzione in Regione si concentrerà sulla realizzazione dell’impianto di affinamento delle acque, già finanziato, che permetterà il riuso delle acque affinate in agricoltura e per la redazione del Piano dei fanghi per l’utilizzo dei fanghi sui suoli agricoli. Ovviamente – conclude Zullo – è un risultato che va ascritto anche a chi ha retto il governo del Comune dal 1995/96 ad oggi a dimostrazione che quando la politica di concentra sul fare e non sul battibecco, anche se con ritardo, riesce sempre a portare a casa risultati. Quello di oggi è un esempio”.

 

In queste immagini-video, le acque PRIMA (video sotto) e DOPO il trattamento.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *