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Rifiuti: la piattaforma della Tradeco “scoppia”

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Più che una piattaforma per il conferimento rifiuti, sta diventando una discarica a cielo aperto, la cosiddetta “Isola Ecologica” nella Zona Industriale di Cassano, gestita dall’ATI “Tradeco-Murgia Servici Ecologici”.

Carta, plastica, masserizie varie, legno e piccoli elettrodomestici si accumulano presso la piattaforma, con cassoni stracolmi di materiale, impossibili da svuotare.

Anche lungo le strade di ingresso, in via Calabria, vi sono mobili e paccottiglia varia che i cittadini non conferiscono più ma lasciano semplicemente lì, sul marciapiede, incuranti di qualunque conseguenza.

Dentro, però, come dicevamo, la situazione è ancor più drammatica (come queste immagini, scattate poco fa, mostrano) perché gli operatori non sanno più cosa fare e sono alle prese con condizioni di lavori impossibili, con  rischi derivanti, ad esempio, anche dalla presenza di roditori e insetti che l’accumulo di rifiuti ha generato e moltiplicato.

Quali sono le cause di questo caos?

Note ufficiali non ce ne sono, né da parte delle ditte che gestiscono la piattaforma né dal Comune di Cassano che è chiamato a verificare l’andamento della raccolta de rifiuti e il conseguenziale conferimento alle diverse piattaforme.

Da quel che siamo venuti a sapere interpellando alcuni dipendenti della Tradeco pare che da almeno due settimane uno dei “ragni” (le macchine che sollevano il materiale e lo posizionano nei camion “scarrabili”) è fuori uso.

Non solo: ben due camion-compattatori sono fermi*** in quanto i livelli di radioattività dei rifiuti a bordo sono troppo alti perché possano essere scaricati. Esiste, infatti, un protocollo di sicurezza per cui quando questi camion si presentano in discarca o presso le piattaforme dei rifiuti speciali (ospedalieri, in particolare) viene verificata la radioattività degli stessi e se troppo alta, come in questo caso, i camion vengono “sequestrati” e tenuti in quarantena, fino a quando cioè i livelli si abbassano.

E’ in questo scenario che gli operatori si trovano a lavorare, sempre più preoccupati per il loro futuro sui continui “rumors” a proposito della tenuta economico-finanziaria della società altamurana.

In questo difficile contesto si inseriscono due richieste che il movimento “Progetto in Comune” ha fatto nei giorni scorsi all’Amministrazione Di Medio a proposito del Progetto “Monicomp” (l’attivazione dell’Albo dei compostatori domestici e le attività di comunicazione e sensibilizzazione su questo tema) nonché sull’eventuale passaggio al nuovo contratto-Consip, quello stipulato, cioè, dall’Aro Ba/4 e di cui Cassano potrebbe usufruire. “Progetto in Comune”, in una delle due istanze, infatti, chiede “la disponibilità dell’ente ad intraprendere un lavoro di condivisione delle scelte che porteranno all’eventuale stipula del nuovo contratto rifiuti, o a proseguire con l’attuale gestore, fornendo ai cittadini tutte le analisi necessarie alla comprensione e condivisione di tale scelta”, rendendosi “disponibile a collaborare con l’ente al fine di facilitare il processo di partecipazione attiva, svolgendo attività di coinvolgimento, comunicazione e mediazione negli eventuali incontri tematici che l’ente vorrà promuovere”. 

 

*** La “Murgia Servizi Ecologici” precisa che i due mezzi non si trovano nel capannone della stessa ma presso la discarica di Conversano.

 

 

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