La Giunta Comunale dice “no” al CETA
Eminentemente politica, la prima Delibera non tecnica della nuova Giunta Comunale targata Di Medio, dedicata al CETA, il trattato di libero scambio fra Unione Europea e Canada.
Un tema che tanto sta facendo discutere il mondo politico e imprenditoriale italiano.
II Sindaco, infatti, aderendo ad una richiesta della Coldiretti provinciale di Bari, ha portato in Giunta un documento con il quale – pare*– si sollecita il Parlamento ed il Governo italiani “ad impedire l’entrata in vigore nel nostro Paese del Trattato CETA , arrestando il processo di ratifica dell’Accordo in Italia ed adottando ogni iniziativa necessaria ad ostacolare l’applicazione del Trattato anche in maniera provvisoria”.
I principali effetti del CETA (per saperne di più: clicca qui) saranno: l’eliminazione di gran parte delle tariffe doganali tra Unione europea e Canada (circa il 98% delle barriere tariffarie tra le parti), la possibilità per le imprese europee e canadesi di partecipare alle rispettive gare di appalto pubbliche; il riconoscimento reciproco di alcune professioni, come architetto, ingegnere e commercialista; l’adeguamento del Canada alle norme europee in materia di diritto d’autore; la tutela del marchio di alcuni prodotti agricoli e alimentari tipici (clausola fortemente richiesta dagli agricoltori europei e una delle parti più lunghe e difficili del negoziato).
Molti, però, gli aspetti negativi del Trattato che soprattutto i piccoli agricoltori e le micro-imprese italiani potrebbero subire.
Ecco perché la Giunta Comunale cassanese ha accolto la richiesta della coldiretti ed unanimemente si è espressa contro l’applicazione del trattato.
*pare in quanto il testo dell’Ordine del Giorno proposto dalla Coldiretti, che è parte sostanziale della Delibera di Giunta, non è allegata alla stessa, pubblicata sull’Albo Pretorio del Comune. Come spesso accade, infatti, i documenti allegati vengono “dimenticati” da qualche addetto alla pubblicazione per cui possiamo solo….immaginare cosa contengano!
