Attualità

Progetto in Comune: sull’appalto rifiuti disservizi per 86mila euro

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Dal Movimento Civico “Progetto in Cmune”, riceviamo e pubblichiamo.

 

Pochi giorni fa abbiamo protocollato in Comune un’istanza in cui chiediamo all’Amministrazione Comunale di informare i cittadini in merito alle scelte da fare sul servizio di igiene urbana e di avviare, di conseguenza, un percorso condiviso che porti alla soluzione migliore per tutti.

Nello specifico, ricordiamo che l’ARO BA/4 ha espletato la gara per l’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti ed ora i Comuni che ne hanno uno gestito autonomamente, dovranno decidere se restare con le ditte che già operano sul territorio o affidarsi al nuovo servizio, che potrebbe anche essere più conveniente. Cassano è tra questi Comuni, il servizio è affidato alla ATI  TRA.DE.CO srl – Murgia Servizi Ecologici srl (azienda diversa da quella che ha vinto la gara dell’ARO BA/4), e dovrà scegliere se restare con l’attuale azienda o cambiare, considerando, oltre alla convenienza, l’efficienza del servizio offerto, i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti.

Riteniamo che sia necessario il confronto affinché si arrivi a una decisione il più compresa e condivisa possibile.

A dar man forte alla nostra richiesta di trasparenza e condivisione delle scelte, sono due determine riguardanti proprio l’efficienza del servizio fornito dall’attuale azienda incaricata della gestione dei rifiuti,  pubblicate sull’albo pretorio on-line del Comune in merito al “Servizio di igiene urbana e servizi complementari” (n. 112 del 27.06.2017 e n. 113 del 27.06.2017): se è vero che l’analisi delle determine è un lavoro arduo, esso si semplifica quando si sa cosa cercare.

Entrando nel merito, si evince che l’Ente ha impegnato poco più di € 908.000,00 per il secondo semestre 2017 per il servizio di igiene urbana (€ 880.000 impegnati per il 1° semestre), ma contemporaneamente ha cominciato a recuperare le penalità previste per i disservizi generati dal gestore nel 2015, ovvero i soldi che spettano al Comune di Cassano per i lavori non eseguiti dall’azienda di gestione dei rifiuti nel 2015.

Andando a ritroso nel tempo siamo risaliti a tutte le penalità applicate al gestore per i disservizi del 2015 (che, ripetiamo, verranno recuperate sui costi del servizio nel 2017). Di seguito un riepilogo.

PENALI APPLICATE ALLA ATI TRA.DE.CO. SRL – MURGIA SERVIZI ECOLOGICI SRL
CONTESTATI NEL 2015 E RECUPERATI NEL 2017

MESE

IMPORTO
RECUPERATO

DETERMINA

gen-15

€ 12.882

n.8/10 del 12.01.2017

feb-15

€ 6.800

n.46/47 del 07.03.2017

mar-15

€ 2.000

n.46/47 del 07.03.2017

apr-15

€ 2.000

n.46/47 del 07.03.2017

mag-15

€ 2.000

n.46/47 del 07.03.2017

giu-15

€ 11.150

n.65/66 del 05.04.2017

lug-15

€ 6.650

n.65/66 del 05.04.2017

ago-15

€ 6.650

n.65/66 del 05.04.2017

set-15

€ 6.500

n.78/79 del 02.05.2017

ott-15

€ 6.650

n.78/79 del 02.05.2017

nov-15

€ 6.500

n.78/79 del 02.05.2017

dic-15

€ 16.434

n.113 del 27.06.2017 *

TOT

€ 86.216

 

* Recuperata ad oggi solo la quota parte da Murgia Servizi Ecologici srl, pari al 40% del valore totale

Le penali riguardano diversi aspetti del servizio che non rispettano i termini contrattuali: dalla mancata raccolta dei rifiuti, allo spazzamento non effettuato, fino alla mancata informazione e sensibilizzazione.

Se, dunque, il costo annuale del servizio per il 2015 è stimato attorno a € 1.750.000,00, l’attuale gestore ha generato, per lo stesso anno, un disservizio pari a € 86.216,00, quasi il 5% del valore del contratto!

Un valore del genere sarebbe assolutamente intollerabile per l’attività di una azienda privata.

Se poi analizziamo le determine n. 266 del 23.12.2016 e n. 268 del 23.12.2016, dove gli importi dei disservizi per i primi due mesi del 2016 superano i € 22.000,00 (siamo già a più di un quarto delle penalità del 2015), ci si rende conto che la situazione sta davvero degenerando.

Da un punto di vista economico i costi del disservizio sono stati recuperati (seppur nel 2017), ciò non toglie che tante sono le domande che chiedono urgenti risposte:

  1.        I soldi recuperati, come vengono gestiti dall’amministrazione?
  2.        Poiché una parte di questi disservizi riguarda la mancata sensibilizzazione, formazione ed informazione del cittadino, l’amministrazione ha già in campo azioni alternative per sopperire a ciò? È noto a tutti che solo tramite la corretta formazione ed informazione si può migliorare la situazione della raccolta differenziata.
  3.        Una voce cospicua delle penali contestate riguarda la mancata analisi merceologica dei rifiuti; cosa significa ciò? Forse che non è stato possibile differenziare correttamente e quindi è stato tutto conteggiato come rifiuto indifferenziato? Se così fosse, cosa ha fatto l’ente per risolvere il problema e cosa ha intenzione di fare affinché ciò non accada più?
  4.        La mancata esecuzione di un servizio (raccolta rifiuti, spazzamento stradale, ecc.) oltre ad essere giustamente contestato al gestore, genera indirettamente altri danni: disservizio al cittadino che deve tenere in casa i rifiuti non raccolti, sporcizia del territorio con conseguente cattiva pubblicità per il paese; questo genere di “costi sociali”, ovvero danni arrecati alla collettività, sono conteggiati nelle penali applicate al gestore?

Queste ed altre, le domande che vorremmo porre all’amministrazione, la stessa che ha stipulato il contratto.

Pertanto, riteniamo che sia necessario il confronto da noi richiesto e invitiamo chi di dovere a informare i cassanesi e a porre le basi di quella tanto decantata amministrazione trasparente che in campagna elettorale è stata sulla bocca di tutti.

 

 

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