Spazi verdi: “Cassano in Movimento” chiede modifiche al Regolamento
Adottare e prendersi cura di uno spazio verde all’interno del Centro Storico, per cominciare: ma farlo “in rete”, seguendo un percorso univoco e coordinato per dare vivacità e decoro all’intera Cassano. Con una azione di solidarietà e integrazione nei confronti dei bambini diversamente abili.
E’ lo scopo dell’iniziativa promossa da “Cassano in Movimento”, presentata ieri sera nella nuova sede dell’associazione legata al Movimento 5 Stelle, in via Gentile, di fianco al Municipio, alla quale hanno già aderito diverse associazioni: da “Siamo Cassano onlus” all’Associazione Centro Storico a Legambiente a Leo Club a “No more – Difesa donna”.
Giorgio Lacasella, Rossella Di Monte e Rossana Angiulo hanno spiegato i motivi dell’iniziativa che avrebbe dovuto coinvolgere anche l’Amministrazione Comunale cassanese che però è risultata assente, pur invitata, al “tavolo tecnico”.
Il Comune di Cassano ha da tempo un “Regolamento” sull’adozione di spai verdi all’interno del paese e in effetti in questi anni alcune ditte private hanno dato vita a belle esperienze – da piazza garibaldi ad alcune “rotonde” in periferia ma la difficoltà sorge quando sono le associazioni a voler “adottare” un’area perché devono sobbarcarsi oneri – si pensi all’assicurazione per i soci e per danni verso terzi – molto costosi.
Da qui l’idea di fare rete fra associazioni, aprire, appunto, una trattativa con l’Amministrazione per cercare di aggirare l’ostacolo dell’assicurazione e in qualche modo sfruttare le potenzialità sociali dei cassanesi al servizio del bello.
“Si può cominciare dal Centro Storico – hanno detto i responsabili dell’associazione – perché vi sono aree verdi abbandonate o poco curate ma anche aree dove il verde ci starebbe benissimo ma è assente”.
Una volta adottata e ben mantenuta, l’area verde recherà un cartello indicante l’associazione che la cura, cartelli che saranno realizzati dai ragazzi diversamente abili di Cassano, in un processo di valorizzazione e integrazione.
Ora la parola passa alla politica che dovrà rivedere, eventualmente, il Regolamento ed adattarlo, leggi permettendo, alle nuove esigenze dato che diverse associazioni presenti hanno dato la loro disponibilità a concretizzare il progetto.