Cronaca

Volpi avvelenate e appese sugli alberi: succede a Mercadante

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Avvelenate, presumibilmente. O catturate con tagliole o con lacci (ma non ci sono prove concrete, si tratta di ipotesi). Quindi issate a diversi metri di altezza, su alcuni alberi. Quindi lasciate lì a decomporsi, spargendo nell’aria circostante un puzzo nauseabondo.

E’ l’orribile fine che da qualche settimana fanno le volpi che si avventurano nella Foresta Mercadante, sempre più meta per coloro che vivono attività sportive – agonistiche e non – all’aria aperta e scelgono il grande polmone verde, vanto di Cassano.

Sono stati proprio alcuni di questi assidui frequentatori dei percorsi verdi, che ci hanno segnalato i macabri ritrovamenti: nella foto si vede una delle poveri bestie incappate fra le mani di questo (o questi, non sappiamo) sterminatore.

Che evidentemente conosce bene la zona, le abitudini degli animali e che si permette di farle fuori e poi di appenderle come trofei di una caccia assurda e indiscriminata, che si conclude con quello che sembra un rito sadico e al momento senza spiegazione.

La volpe, pur non essendo un animale a rischio di estinzione, è comunque tutelata dalla legge italiana e fra l’altro questi gesti potrebbero configurare diversi reati: in Foresta, infatti, è vietata la caccia e le azioni messe in atto sono chiaramente maltrattamenti nei riguardi degli animali, dunque punibili anche con l’arresto in flagrante.

Per il momento non si segnalano denunce formali presso i Carabinieri Forestali nè della stazione di Cassano nè di Altamura.

 

 

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