Cronaca

La Corte dei conti chiama la Di Medio e Lionetti

sindaco preoccupato

La Procura generale della Corte dei conti della Puglia ha inviato al Sindaco Maria Pia Di Medio e all’ex Sindaco Vito Lionetti un “invito a dedurre” sulla nomina a Comandante della Polizia Locale il Maggiore Luigi De Benedictis. L’accusa – da provare, ovviamente – è di aver procurato un danno erariale alle casse dello Stato, quantificato in circa 55 mila euro (39mila a carico dell’attuale Sindaco e 16 mila per l’ex).

Secondo la Corte, infatti, De Benedictis non aveva titoli per poter ricoprire il ruolo di Comandante della Polizia Locale, non avendo, all’epoca dei fatti, un valido titolo di studio (Laurea in Giurisprudenza o equipollente) e un curriculum adeguato a ricoprire quel ruolo. Il danno erariale contestato si riferisce proprio alle maggiori indennità di funzione percepite da De Benedictis quando era al vertice della Polizia Locale cassanese.

Sarebbero, dunque, illegittime la nomina del Comandante da parte della Di Medio (ottobre 2010) e le successive conferme nella posizione organizzativa dell’ente, atti compiuti sia dalla Di Medio, nel suo primo mandato, che per un periodo anche da Lionetti, fino al maggio del 2014.

Da quel momento in poi, infatti, su decisione dell’allora Sindaco Lionetti, De Benedictis – fino ad allora confermato nell’incarico – fu destituito, chiamando al Comando della Polizia Locale il vice-Questore aggiunto, ora in congedo, Pietro Battipede, proveniente dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gravina.

Tutto parte da un esposto da parte dell’ex Segretario Generale del Comune di Cassano, Giovanna di Gregorio; in un clima sempre più acceso di conflitti e contrapposizione, la di Gregorio decide di approfondire la “pratica” De Benedictis e scopre quello che altri due Segretari Generali prima di lei, così come nessun componente della Giunta Comunale e del suoi consulenti, non avevano riscontrato ovvero la mancanza di alcuni requisiti nella nomina di De Benedictis da parte della Di Medio.

La di Gregorio – in quanto capo del personale del Comune – con l’avallo di Lionetti segnala in un dossier la vicenda alla Corte dei Conti che apre un fascicolo e comincia ad indagare. Entro il prossimo 18 dicembre sia la Di Medio che Lionetti dovranno presentare le proprie memorie difensive.

Abbiamo chiesto di commentare la notizia ai due protagonisti ovvero l’attuale Sindaco ed a Lionetti: la prima ha deciso di non esprimersi mentre Lionetti ci ha risposto: “ (…) è la ragione per cui non rinnovai la sua posizione organizzativa quando ebbi consapevolezza che non aveva i requisiti per poter ricoprire il ruolo di comandante in quanto privo dei titoli idonei. Tutti compreso il vostro giornale, parlarono di defenestrazione per chissà quali oscuri motivi. Fui attaccato da tutti. Ricordi quando in consiglio comunale l’opposizione mi accusava di attività antisindacale. Proprio io che ero stato sindacalista. Anche i miei ( qualcuno di quelli che poi mi ha tradito ) corsero a consolare il De Benedictis e ad assicurargli che sarebbero intervenuti. Ho subito attacchi e azioni legali e De Benedictis mi citó per danneggiamento ex Art. 700. Io ho chiesto alla segreteria Di Gregorio di denunciare questa situazione, pur sapendo di correre un rischio, per porre fine ad uno stato di illegalità e quindi andrò serenamente a raccontare tutta la vicenda, compreso gli attacchi che ho ricevuto e i malumori in alcuni soggetti della mia stessa maggioranza, che hanno portato poi al noto epilogo”.

Da parte nostra, preme ricordare che quando “La voce del paese” cominciò ad occuparsi della questione De Benedictis e del suo allontanamento dal Comando della PL, tutti i riferimenti erano orientati alle vicende legate ai mercati settimanali, alla Tosap, al commercio ambulante ed al ruolo degli agenti di polizia locale rispetto agli stessi (tutte vicende, peraltro, ancora irrisolte) nonché lo smantellamento della parte amministrativa di quel settore. Mai è venuta fuori documentazione che riguardasse i criteri di nomina di De Benedictis, anche in atti ufficiali quali le interrogazioni/interpellanze che la Di Medio presentava (in quanto capogruppo dell’opposizione) e le relative risposte di Lionetti.

La prima volta che l’ex Sindaco parlò del Maggiore come non avente titoli per ricoprire quel ruolo fu nella serata di commiato presso il Cinema “Vittoria”, il 21 dicembre 2016, ad amministrazione comunale oramai caduta. 

 

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