Politica

La Caprio candidata con FdI (ma la sezione locale non lo sa…)

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Non l’ha presa affatto bene, la base cassanese del partito di Giorgia Meloni, la candidatura al Parlamento di Annamaria Caprio, annunciata ieri presso la Federazione Provinciale. Il partito guidato da Pino Perlangeli e Roberto Loschiavo (foto sotto) pare non sapesse nulla della scelta di candidare l’assessore cassanese nel listino proporzionale, subito dopo Marcello Gemmato, né del passaggio di mezza amministrazione Di Medio nel partito di destra.

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E pensare che il rinnovo del Direttivo della sezione cassanese di Fratelli d’Italia è avvenuta solo qualche giorno fa ma né la Caprio né il regista di tutta l’operazione “svolta a destra” dell’Amministrazione ovvero il vicesindaco Angelo Giustino, da sempre legato al partito della fiamma tricolore, si erano palesati.

“A breve sciolgo la sede a Cassano: se la vedono loro” ha detto un alto dirigente del partito ad alcuni iscritti: segno che la candidatura dell’Assessore è calata dall’alto, come nelle migliori tradizioni della politica oligarchica romana e barese.

 

Roberto Loschiavo

 

Ma non solo gli iscritti cassanesi non ne sapevano nulla e non l’hanno presa affatto bene.

Anche Monica Fuiano, membro del Consiglio Provinciale del partito pare fosse all’oscuro di tutto. La Fuiano, già candidata al Consiglio Comunale lo scorso giugno con la lista “Siamo Cassano”, chiederà spiegazioni su queste manovre molto elettoralistiche e poco politiche.

A proposito di avversari e alleati: che ne pensano della svolta a destra i partiti cassanesi o quel che ne rimane?

La linea di condotta è: “silenzio”.

“Siamo Cassano” tace, anche perché il nome del leader della lista, Ignazio Zullo, era circolato come probabile candidato al Senato per “Noi con l’Italia”, la lista che Fitto ha creato con l’ex Udc Cesa; entro domani alle 20.00, termine ultimo per presentare le liste, si saprà se Zullo è fra i candidati o meno. Secondo alcuni, comunque, la candidatura della Caprio è da leggersi proprio come contrapposta a Zullo, dopo la decisione del Consigliere regionale di tagliare i rapporti elettorali con la Di Medio & Co. alle ultime elezioni amministrative locali e correre con una sua lista.

Una “vendetta” a freddo di Giustino e Di Medio per contrastare le velleità parlamentari di Zullo.

Tutto tace anche da sinistra: il Pd, dice il Segretario Pignatale, ora deve pensare alla campagna elettorale. E a ruota lo segue il Movimento 5 Stelle.

 

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