Cultura

Mario Tozzi all’anteprima di CassanoScienza 2018

Mario Tozzi al liceo

Cinque candeline quest’anno per CassanoScienza, il festival della divulgazione scientifica che l’Istituto “Leonardo da Vinci” di Cassano organizza in collaborazione con l’associazione “Multiversi” e con diversi enti e istituzioni locali e nazionali.

Dal 16 al 22 aprile prossimi, con il tema “Forme di vita”, prenderà il via l’edizione 2018 del Festival che vedrà protagonisti gli studenti ed i docenti di tutti e tre gli indirizzi liceali.

“Padrino” d’eccezione per l’anteprima del festival è stato il geologo e divulgatore Mario Tozzi che nei giorni scorsi ha tenuto al Liceo una conferenza per la presentazione del suo libro, grazie alla collaborazione del Presidio del Libro di Cassano coordinato da Tano Grasso.

Prima dell’intervento di Tozzi, il Presidente di “Multiversi” Alessio Perniola ha voluto illustrare il tema della quinta edizione del festival che già vede impegnati i ragazzi nell’ideare e allestire i laboratori, annunciando gli ospiti della “kermesse”: il 16 aprile arriverà Piergiorgio Odifreddi, matematico, filosofo e divulgatore, autore di numerosi libri e saggi non solo scientifici; il 17 aprile l’ospite sarà Pietro Olla che unisce il linguaggio circense alla fisica e che coinvolgerà, alcuni giorni prima del suo intervento, gli stessi ragazzi nell’allestire il suo programma. Il 18 aprile sarà la volta di un ospite internazionale, Stuart Clarck, astrofisico inglese, tra i più noti in Europa anche per i suoi romanzi fantasy che uniscono scoperte scientifiche, storia e letteratura. Il 19 aprile sarà lo stesso Perniola a tenere la conferenza centrale della giornata ma il tema è “top secret”!. Infine il 20 aprile sarà a Cassano il genetista Edoardo Boncinelli che chiuderà il ciclo delle conferenze.

Tornando a Tozzi, il geologo è stato introdotto dalla dirigente dell’Istituto Daniela Caponio che ha brevemente illustrato il contenuto dell’ultimo saggio “Paure fuori luogo” sul quale Tano Grasso ha posto alcune domande al divulgatore noto anche per essere stato spesso conduttore di fortunati programmi tv.  Tozzi dice sostanzialmente nel saggio che le catastrofi sono in realtà forme di vita del pianeta, che da sempre si muove, produce lava , gas e altre sostanze, si corruga e si distende così come ha fatto da millenni e continuerà a fare. La presenza dell’uomo nei luoghi dove questo avviene complica le cose e dunque se si costruisce, ad esempio, lungo una lama e poi quel corso d’acqua si “risveglia” dopo 200 anni, si parla di “catastrofe” se l’acqua travolge case e persone. L’esempio non è a caso dato che lo stesso Tozzi ha ricordato la presenza delle lame qui a Cassano e nel barese.

La differenza la fa anche l’atteggiamento nei confronti della Natura che le diverse culture hanno: da quella giapponese, abituata a convivere con i terremoti, a quella italiana, cattolica e pronta ad invocare i santi piuttosto che operare per migliorare il territorio e salvaguardare la vita degli uomini ma anche del Pianete stesso.

“Più che alle catastrofi che tali non sono – ha detto Mario Tozzi – nel mio libro invito a guardare le emergenze, reali e concrete: la perdita della biodiversità, i cambiamenti climatici, l’esaurirsi delle fonti fossili: su questo si gioca il futuro dell’umanità”. 

 

 

 

Fotografia di Asia Festa

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