Politica

La “Maugeri” se ne va da Cassano: è ufficiale

Il nuovo Centro Medico di Cassano copy

Adesso c’è anche la data: aprile 2019.

Fra poco più di un anno il Centro Medico di Cassano si trasferirà a Bari, lasciando dopo oltre 40 anni di attività la collina “Circito” dove padre Angelo Centrullo e il prof. Ambrosi lo vollero realizzare sull’impianto di una rinomata sala ricevimenti, facendolo diventare negli anni la più grande azienda del nostro territorio.

La comunicazione della società di Pavia, che oggi si chiama “Istituti Clinici Scientifici Maugeri” , è arrivata in Comune il 19 febbraio scorso.

Una doccia fredda per la Sindaca Maria Pia Di Medio che ha perso mesi di tempo nel chiedere incontri e inutili “tavoli tecnici” per concordare chissà che cosa. Invece di procedere subito, dopo il via libera della Regione Puglia, nell’approvare definitivamente il progetto di ampliamento che avrebbe consentito alla società romana “Fabrica Immobiliare” di avviare i lavori presso il Centro, scongiurandone il trasferimento.

Tutto questo lo si è scoperto nel corso di una riunione della Terza Commissione Consiliare permanente, convocata in fretta e furia in vista di un Consiglio Comunale monotematico (che si terrà giovedì 15 marzo alle 17.30) che dovrà esprimersi sulla vicenda: la maggioranza – “che non vuole rimanere con il cerino in mano” – come ha avuto modo di affermare una importante rappresentante della lista “X TE” nel corso della Commissione – si è inventata una soluzione al problema, in realtà più una cortina fumogena che altro. Un modo, cioè, di dire “abbiamo fatto qualcosa perché il “Maugeri” non vada via”, ben sapendo che in realtà la decisione è già presa.

La sindaca, dunque, vorrebbe far approvare dal Consiglio Comunale un “progetto in deroga” per permettere di aprire subito il cantiere per la ristrutturazione e l’ampliamento del Centro Medico cassanese.

Ma l’idea si scontra con una serie di problemi.

Innanzitutto la concessione del titolo abilitativo a costruire è di competenza dello Sportello Unico per le Attività Produttive (Suap), come ha spiegato in una nota l’Ufficio Tecnico Comunale: il che significa percorrere un iter autorizzativo molto lungo e complesso che porterebbe via ulteriore tempo.

E sarebbe inutile, dato che la “Maugeri” ha comunque deciso di andare via dal nostro paese.

In più, è stato fatto notare nel corso della riunione della Commissione – che ha visto momenti di tensione fra maggioranza e UTC – la eventuale approvazione del “progetto in deroga” comprometterebbe anche il futuro stesso della struttura. Si andrebbe, cioè, ad approvare “quel” progetto fatto su misura delle esigenze della “Maugeri” che, però, sarebbe inutile data la decisione di andar via. Il che significa che qualunque, eventuale altra struttura che volesse subentrare alla società di Pavia dovrebbe ricominciare tutto daccapo per potersi insediare e  avviare la propria attività. Per avere quei permessi dalla Regione, infatti, sono occorsi ben sei anni con  pareri di oltre venti diversi enti!

La verità è che l’Amministrazione doveva muoversi fin dallo scorso ottobre. Forse la “Maugeri” sarebbe andata via lo stesso, come da anni si mormora a mezza voce. Ma almeno si sarebbe fatto tutto il possibile per trattenerla qui a Cassano. 

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