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Caso De Benedictis: la Cdc archivia Di Medio e Lionetti

de benedictis

Il Maggiore Luigi De Benedictis ha – ed aveva – i titoli per essere nominato Comandante della Polizia Locale del Comune di Cassano: infatti non c’è stato alcun “danno erariale” per le casse dello Stato in conseguenza della sua nomina, da parte dell’allora, ed attuale, Sindaca Maria Pia Di Medio.

E’ quanto si ricava dal provvedimento di archiviazione che la Corte dei conti ha emesso nei confronti della Di Medio e dell’ex Sindaco Vito Lionetti, entrambi sotto inchiesta della Magistratura contabile per un presunto danno erariale, così come rivelato da questo giornale nel novembre scorso.

Nei giorni scorsi la Procura della Corte ha archiviato il procedimento, partito dopo un esposto dello stesso Lionetti supportato da una relazione dell’allora Segretario Generale del Comune di Cassano Giovanni di Gregorio che presupponeva che la nomina di De Benedictis a Comandante nell’ottobre 2010 era viziata da irregolarità e in particolare dalla mancanza di idoneo titolo di studio da parte del Maggiore. Concetto che Lionetti ha espresso più volte durante la campagna elettorale nelle scorse elezioni amministrative. Ecco perché dopo averlo confermato nel ruolo, fino al 31 marzo 2016, Lionetti poi lo destituì dalla Posizione Organizzativa del Settore Autonomo PL, chiamando a sostituirlo il vice-questore aggiunto Pietro Battipede il 31 maggio dello stesso anno.

La Corte dei conti, dopo accurate indagini ed avendo ascoltato le memorie difensive dei due amministratori cassanesi, ha disposto l’archiviazione: non ci fu danno erariale, dunque, perché evidentemente quella nomina era legittima.

Archiviando la posizione della Di Medio e di Lionetti, emerge, infatti, una verità che per molti era vista come fumo negli occhi, anche da parte dell’attuale maggioranza che governa il Comune di Cassano.

In tanti, infatti, all’indomani della vittoria elettorale della Di Medio,  attendevano una conferma di De Benedictis ma dopo qualche settimana di traccheggiamento e attesa, la Sindaca decise di rompere gli indugi e assegnare il ruolo all’attuale Comandante, l’avv.to salentino Federico Troisi.

Esce indenne dalla vicenda Vito Lionetti che in una nota spiega: “dopo aver presentato le mie deduzioni ed essere stato ascoltato in audizione dal vice procuratore generale della corte dei conti, in data 14 marzo è stato emesso un provvedimento di archiviazione del relativo fascicolo, in quanto ritenute “insussistenti le condizioni per l’esercizio dell’azione di competenza per assenza di colpa grave”. In parole più semplici significa che non ci sarà, nei miei confronti, nessun rinvio a giudizio perché è stata accertata la mia totale estraneità a qualsivoglia responsabilità e l’insussistenza di elementi tali da giustificare, appunto, la citazione in giudizio. È un provvedimento, che rinnova in me la più totale fiducia nella giustizia. Sarebbe stato peraltro davvero paradossale che chi ha portato alla luce e ha spinto affinché fosse denunciata una situazione di palese illegalità ne pagasse poi le conseguenze. Ben poca consolazione è quella di affermare, ancora una volta, che avevamo ragione, perché resta l’amarezza di un atto vigliacco che ha posto fine ad una esperienza amministrativa, che con grande fatica, ma altrettanta determinazione stava perseguendo la via della legalità”.

Silenzio, almeno per il momento, da parte della Sindaca Maria Pia Di Medio.  

 

 

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