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“Cammino materano”, posizionati i primi segnali in paese

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Cresce l’interesse per il “Cammino Materano” e più in generale per il turismo lento, a giudicare dal pubblico che sabato sera ha affollato l’incontro promosso dall’ASD “Nordic Walking Sud” e “Progetto in Comune”.

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L’ideatore del “Cammino” che da Bari raggiunge Matera, Angelofabio Attolico e i membri dell’associazione “Itinere”, fra cui il cassanese Paolo Racano che per primi hanno costruito l’idea del Cammino, hanno spiegato come questa attività sia nato dal basso, con una azione di puro volontariato, di persone che conoscono e amano il proprio territorio, con forti legami col passato, con chi quelle strade le ha sempre percorse a piedi o su mezzi lenti come carri o animali.

“Oggi che si può percorrere la Bari-Matera in 40 minuti, che senso ha farla a piedi in 7 giorni”, si è chiesto ironicamente Attolico. “Ebbene: il cammino è un atto connaturato all’uomo, che fa saltare la percezione spazio-tempo ed entro il quale l’essere umano ritrova se stesso”, ha spiegato Attolico. Con in più il non trascurabile fatto che l’impatto dell’uomo sul territorio è praticamente nullo: qualche freccia di indicazione, dipinta su rocce o alberi, qualche cartello.

“Stiamo piantando un piccolo seme” ha aggiunto Paolo Racano, sottolineando come la creazione di questo itinerario sia una grande opportunità per Cassano, per il grande polmone verde di “Mercadante” e per la Murgia; basta con  un “turismo timballista”, il mordi-e-fuggi della pasquetta o della domenica a favore di un turismo sano, rispettoso dei luoghi, delle storie che essi raccontano e soprattutto che voli altro e guardi oltre i confini del Barese per arrivare all’Europa.

Attolico, infatti, ha spiegato come in tante parti del vecchio continente, ad esempio in Spagna ma non solo, attorno ai “cammini” si sia venuta a creare una microeconomia fatta di luoghi di accoglienza e ristorazione, ostelli, artigianato; “zone depresse, che avevano visto andar via i giovani per mancanza di lavoro – ha detto il Presidente di “Itinere” – vivono oggi il ritorno di chi coglie le occasioni che si creano grazie alla presenza sempre più numerosa di viandanti”.

Se ciò avviene in Spagna o in Francia, perché non anche da noi, al Sud che può vantare “cammini più antichi e variegati paesaggi”, ha spiegato Attolico.

 

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Occorre crederci, naturalmente. Lavorando per sviluppare la rete dei percorsi, che possono andare “coast-to-coast” dal Tirreno all’Adriatico, anche da parte delle Pubbliche Amministrazioni. La Sindaca Maria Pia Di Medio ha promesso il massimo interessamento per questo aspetto, impegnandosi a posizionare un cartello di “Benvenuto” per i viandanti, in piazza Garibaldi e la possibilità di posizionare i “laterem”. delle piccole mattonelle con il fregio del Cammino. Già al termine dell’incontro sono stati posizionati i primi adesivi su alcuni punti strategici di piazza Moro, essenziali ad indicare la direzione per chi percorre il Cammino verso Matera.

 Quello di sabato è stato il primo dei “Caffè delle buone partiche” che “Progetto in Comune” ha organizzato, in questo caso assieme a NWS,  “per capire cosa c’è di buono – ha detto Maria Antonietta Pedone – nel nostro territorio e proporre nuovi punti di vista, fare delle idee le buone pratiche della nostra vita quotidiana”. Gli incontri proseguiranno nelle prossime settimane su altri temi.

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