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Medaglia d’oro al valor civile per Giuseppe Campanella

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Sarà insignito della Medaglia d’oro al valoro civile alla memoria Giuseppe Campanella, il ferroviere di Acquaviva delle Fonti – con forti legami con Cassano – che il 24 settembre 2012 perse la vita a causa di un incidente lungo la linea Roma-Lecce a bordo del treno che conduceva.

L’alta onorificenza sarà consegnata, il prossimo 2 giugno in occasione della Festa della Repubblica, nelle mani della vedova di Campanella, Agnese Catucci e di sua figlia,

“Un eroe dei nostri giorni”, scrivemmo all’epoca della tragedia, dopo aver ascoltato le testimonianze dei colleghi del ferroviere secondo i quali avrebbe potuto salvarsi, lasciando la locomotiva a riparandosi nelle carrozze posteriori e invece rimase fino all’ultimo momento alla guida del convoglio, facendo sì che il bilancio finale risultasse di poche decine di feriti, non gravi. Ma al prezzo della sua vita.

Per quella vicenda, il Tribunale di Bari ha condannato a 4 anni di carcere, in primo grado, Ionut Cocioba (26 anni, cittadino romeno), riconosciuto colpevole di disastro ferroviario e omicidio colposo: mentre era alla guida del suo camion, nei pressi del passaggio a livello in località “Pozzo Faceto”, fra Cisternino e Fasano, nonostante le sbarre si stessero per abbassare, tentò disperatamente di attraversare i binari.

Il camion così incastrato proprio dalle sbarre sulla sede ferroviaria mentre sopraggiungeva l’Eurostar “Freccia argento” guidato da Campanella, partito da Roma, direzione Lecce, alle 8 circa del mattino.  

L’incidente – avvenuto intorno alle 13 – avrebbe potuto avere conseguenze più disastrose e solo grazie all’eroico comportamento del macchinista acquavivese si evitarono conseguenze più drammatiche. Nell’incidente ferroviario circa 25 persone rimasero ferite, per fortuna in maniera non grave, molte delle quali finirono in ospedale ma questo – come riconobbe la perizia di parte – grazie alle manovre disperate messe in atto da Campanella che rimase al comando del treno fino all’ultimo momento, evitando di farlo deragliare con una brusca frenata che avrebbe potuto avere brutte conseguenze sulle persone. 

Eppure lo scontro avrebbe potuto essere evitato “se solo il camionista avesse tentato di forzare la barriera che gli bloccava l’uscita per ‘allarmare’ la linea ferroviaria  –  spiegò il personale ferroviario – e mandare il segnale che avrebbe bloccato il treno”. 

Giuseppe Campanella era sposato, da oltre vent’anni, con una cassanese, Agnese Catucci; la loro figlia ha frequentato il Liceo Classico “Platone” di Cassano. Ma i legami con Cassano erano numerosi: oltre ai tanti amici e colleghi, una sorella aveva sposato un parente dell’ex assessore comunale all’ambiente, Lello Liuzzi.

 

 

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