Politica

Consiglio: via libera a due progetti ma è stop per i Regolamenti

consiglio comunale del 8 giugno 2018

Due argomenti approvati all’unanimità, due punti ritirati e tante interrogazioni delle minoranze che hanno creato non poche tensioni in aula, ieri sera in Consiglio Comunale.

Incalzata dai consiglieri di opposizione che facevano rilevare numerose incongruenze, ed errori, la maggioranza ha dovuto ritirare il “Regolamento comunale per l’erogazione di prestazioni economiche in favore di nuclei familiari in condizioni di disagio sociale” ed il “Regolamento disciplinante il servizio civico comunale” nonostante gli sforzi della Presidente della Seconda Commissione Consiliare permanente, Francesca Marsico di farli passare in aula. 

Ma gli svarioni sui due documenti (venivano citate, ad esempio, leggi ormai abrogate), i sostanziosi emendamenti che le minoranze avevano presentato e i riferimenti ad una nuova e diversa filosofia d’approccio alle emergenze sociali erano tali che la Sindaca Maria Pia Di Medio ha deciso per il ritiro e la revisione in Commissione.

 

Approvati all’unanimità, invece, la variante al PRG per realizzare il progetto di un impianto integrato per il monitoraggio, l’accumulo, la regolazione e il riutilizzo in agricoltura di acque reflue affinate e collettamento alla rete irrigua esistente nonché l’adesione alla “Rete delle Città Sane”, fortemente voluto dalla Di Medio.  La Rete, riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, mira a: promuovere la concezione e la consapevolezza della salute pubblica; sviluppare le politiche locali per la salute ed i programmi sanitari; prevenire e superare le minacce ed i rischi per la salute. Punta inoltre ad anticipare le sfide future quali: ambienti capaci di cura e supporto (servizi per bambini e anziani, immigrazione e inclusione sociale, cittadinanza attiva, salute e servizi sociali, alfabetizzazione della salute), vivere sano (prevenzione delle malattie non trasmissibili non infettive, città libere da fumo, alcool e droghe, vita attiva, cibi e regimi alimentari sani) e ambiente e design urbano favorevoli alla salute (pianificazione urbana per la salute, casa e rigenerazione urbanistica, trasporti e salute, esposizione al rumore e all’inquinamento, design urbano per la salute e così via). Una decisione lodata anche dal Consigliere Comunale Amedeo Venezia che si è augurato possano essere presentati progetti concreti a favore della popolazione cassanese, in particolare quella anziana.

Spazio, quindi, a interrogazioni e interpellanze presentate dai tre gruppi di minoranza su diversi argomenti: stato di degrado e pulizia del centro storico, le condizioni di sicurezza di via Colamonico (la Sindaca ha assicurato un intervento risolutivo per lunedì), la situazione di stallo per quel che riguarda la ex Fondazione “Maugeri” (“stiamo monitorando la situazione”, ha detto la Di Medio), la mancata pubblicazione di due delibere di Giunta (Teodoro Santorsola ha lamentato di aver ricevuto documenti che nulla c’entravano con i due atti) e la “secretazione” degli atti relativi al “project-financing” su Polisportivo Comunale e impianto di Pubblica Illuminazione. La Di Medio ha spiegato che gli atti possono essere consultati dai Consiglieri ma non possono essere resi pubblici, al momento, dato che contengono informazioni che potrebbero avvantaggiare o svantaggiare, a seconda dei casi, ditte concorrenti fra loro.

Da registrare, poi, su questi ultimi due punti, la dura reprimenda che la Presidente del Consiglio Monica Calzetta ha rivolto agli Uffici Comunali, ai funzionari ed al Segretario Generale del Comune a proposito dei diritti dei Consiglieri comunali a consultare gli atti (“ogni Consigliere ne ha diritto e me ne scuso personalmente per quel che è accaduto”) nonché, in riferimento ai due Regolamenti ritirati, a confezionare atti e documenti in maniera impeccabile. Santorsola, infatti, aveva sollecitato la Calzetta ad un maggior controllo proprio per evitare svarioni e brutte figure: “sono qui in veste di amministratore e politico – ha replicato la Presidente – non come funzionario dello Stato: per questo ci sono persone addette che vengono pagate con i soldi della comunità per farlo e pretenderò che ciò sia fatto!”.

Brutte notizie, infine, per il cinema “Vittoria”. Da circa un mese la storica sala cinematografica cassanese è “chiusa per un guasto tecnico” ed al nostro giornale il gestore Donato Cosmo ha rivelato qualche settimana fa che “non so quando riaprirà”. Pare, secondo quanto detto in aula, che la proprietà della struttura abbia sfrattato per morosità la gestione ma si tratta di un fatto da verificare. Fatto sta che per adesso il sofferto protocollo d’intesa fra Comune e gestore, che assicurava al “Vittoria” un contributo di 5mila euro a fronte di una programmazione agevolata per le fasce deboli non è stato ancora perfezionato. “Lo stiamo inseguendo da tempo” hanno detto la Marsico e l’assessore al Bilancio Annamaria Caprio secondo la quale “il gestore si è dissolto nel nulla, dopo aver fatto proposte che l’ente non può soddisfare come, ad esempio, anticipare le somme previste dal Protocollo”.

L’impressione è che il “Vittoria” stia per chiudere definitivamente i battenti, grazie alla quasi totale indifferenza dei cassanesi ed a interventi della politica locale probabilmente tardivi. “Si rischia che l’intervento programmato della Regione Puglia a favore delle piccole sale di provincia – ha detto il Consigliere Ignazio Zullo, autore di un emendamento alla legge regionale di Bilancio che incentiva progetti per le sale cinematografiche – cada nel vuoto, almeno per quanto riguarda Cassano a favore di altri Comuni”.  

 

 

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