Politica

Le opposizioni alla Marsico: “Presidente, si metta a studiare…”

minoranze piccola

Dai capigruppo delle forze di opposizione Teodoro Santorsola (Prima Vera Cassano), Linda Catucci (Siamo Cassano) e Davide Del Re (Più Cassano), riceviamo e pubblichiamo una nota in risposta alle puntualizzazioni che la Consigliera Comunale e Presidente della Seconda Commissione Francesca Marsico aveva inviato ieri a questo giornale.

Ecco cosa scrivono i rappresentanti delle minoranze:

 

 

                Sig. Direttore,

vorremmo aiutare la Presidente Marsico ad ottenere la risposta che, purtroppo, ancora non riesce a darsi rispondendo alla riflessione che la stessa pone sul perché i nostri emendamenti non siano stati presentati in sede di Commissione le cui riunioni si sono tenute il 28 e il 30 marzo u.s..

La risposta è semplice: le Commissioni ( art. 57 del Regolamento ) hanno il compito di favorire un esame preventivo ( non definitivo ) sulle questioni sottoposte all’attenzione dei Consiglieri componenti. La ratio sta nel fatto che nel lasso di tempo che intercorre tra le riunioni delle Commissioni e quella del Consiglio, i Consiglieri hanno la possibilità di approfondire, ascoltare i propri elettori o i corpi sociali intermedi, acquisire pareri e suggerimenti di tecnici ecc..

Spiace che ad un anno di funzione della collega Marsico nelle vesti di Presidente di Commissione, la stessa sia ancora alla ricerca di una risposta che è nel Regolamento che dovrebbe osservare e applicare.

C’è poi l’art. 58 che regolamenta la riunione delle Commissione in sede redigente, strumento regolamentare nella potestà esclusiva del Presidente del Consiglio. Infatti, questa è disposta dal Presidente del Consiglio e di questa potestà ne ha fatto correttamente uso nella seduta del Consiglio dell’8 giugno la Presidente Calzetta con il rinvio dei due regolamenti alle Commissioni I e II convocate in seduta congiunta per il 18 p.v. ed in quella sede si è obbligati a presentare al Consiglio un testo finale, fermo restando il diritto dei consiglieri di presentare emendamenti da depositare al protocollo dell’Ente ameno 48 ore prima del Consiglio.

La stessa si duole del ritardo che il rinvio causa nel soddisfacimento dei bisogni di categorie di cittadini svantaggiati e fragili. E’ un dolore che ci accomuna.

Qui, però, la riflessione la sollecitiamo noi: le sedute delle Commissioni in sede consultiva si sono tenute in data 28 e 30 marzo mentre gli argomenti arrivano in Consiglio in data 8 giugno. Questo lasso di tempo mette a nudo le ipocrisie della collega Marsico salvo che non voglia affermare che il trascorrere di questo settanta giorni sia da addebitare a responsabilità dell’opposizione il che significherebbe dire che il Comune è governato da cinque consiglieri di opposizione e non dal Sindaco, dalla Giunta e dalla maggioranza.

Ma poi, a parte gli emendamenti, si poteva approvare una delibera di Consiglio Comunale che richiama leggi abrogate? E non ci si venga a dire che quelle proposte di delibere richiamanti leggi abrogate le abbiano confezionate i consiglieri di opposizione. Sarebbe il colmo.

Infine, una domanda la poniamo noi all’intelligenza dei cittadini: è mai possibile che cinque consiglieri di opposizione si accorgono degli errori e dodici di maggioranza, tra cui il Sindaco, la Giunta e il Presidente del Consiglio, tutti fautori della buona amministrazione, non se ne accorgono e non sanno fare altro che scaricare la colpa sui dipendenti?

A volte è meglio tacere ma ci rendiamo conto che la collega Marsico è incline ad esternare. Cosa più che gradita, in fondo ci ha dato la possibilità di dirle ancora una volta di studiare più approfonditamente il Regolamento che è tenuta ad osservare e applicare. Se studia, trova risposte!

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *