Attualità

Maria Valtorta: dicono di lei…(terza parte)

foto dicono di lei

 

Conoscere  Maria Valtorta

La sua vita , le sue opere. Un dono per l’umanità.

Parte terza  :  Dicono di lei

SS. Papa Pio XII (1876-1958)

Pontefice dal 2-03-1939 al 9-10-1958

Il 26 febbraio 1948 il Papa Pio XII, che aveva ricevuto il manoscritto di Maria Valtorta dalle mani del suo confessore, il Padre Agostino Bea (futuro Cardinale), accorda un’udienza speciale al Padre Migliorini, confessore di Maria Valtorta, al suo confratello Padre Berti (professore di teologia dogmatica) e al loro superiore, il Padre Andrea M. Cecchin, o.s.m. (Servi di Maria).

Il suo giudizio era favorevole. Così consigliò di pubblicare l’opera senza togliere nulla, neppure le dichiarazioni esplicite di riportare delle “visioni” e dei “dettati”; ma nello stesso tempo non approvò il testo di una presentazione che parlava di fenomeno soprannaturale. Secondo il consiglio del Papa, ogni interpretazione doveva essere lasciata al lettore: “Pubblicate l’opera così com’è. Non vi è motivo di esprimere un’opinione quanto alla sua origine, che sia straordinaria o no. Chi legge capirà.

Fonti: Quanto detto è stato confermato, anche sotto giuramento, da testimoni oculari. Queste testimonianze dell’imprimatur papale sono conservate dai Servi di Maria nella Basilica di Santa Annunziata a Firenze dove è sepolta Maria Valtorta.

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SS. Papa Paolo VI (1897-1978)
Pontefice dal 21.06.1963 al 6.08.1978
Il 17 gennaio 1974, il Segretario del Papa (la più alta carica del Vaticano), trasmette al padre Roschini (vedi sotto) le felicitazioni del Santo Padre per la sua opera in favore di Maria Valtorta: “Voi avete voluto far pervenire al Sovrano Pontefice un esemplare della vostra ultima opera:

“La Vergine Maria negli scritti di Maria Valtorta”. Apprezzando la vostra benevolenza e il vostro zelo, e il prezioso risultato, il Santo Padre vi ringrazia calorosamente per la vostra nuova testimonianza di uomo pio ed esprime la speranza che i vostri sforzi raccolgano abbondanti frutti spirituali.

In precedenza, Mons. Pasquale Macchi, segretario particolare del Papa, aveva confermato, nel 1963, nel corso di un lungo incontro col Padre Berti, che l’opera di Maria Valtorta non era, in effetti, all’Indice (che già era stato abolito) ed aveva menzionato che il Papa, allora arcivescovo di Milano, aveva letto uno dei quattro volumi dell’opera di Maria Valtorta ed aveva donato l’opera completa al seminario Maggiore. Incontro confermato dal Padre Berti e da lui segnalato.

Fonti: Dichiarazione sotto giuramento del Padre Berti – Fac-simile della lettera della segreteria di stato

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 SS. Papa Giovanni-Paolo II (1920-2005)

Pontefice dal 13.10.1978 al 2.04.2005

Il Papa Giovanni Paolo II non si è pronunciato sul caso di Maria Valtorta. Solo il Cardiale Ratzinger, Prefetto della Congregazione della Fede, ha dichiarato, in una lettera all’arcivescovo di Genova, di non essere personalmente favorevole alla diffusione dell’opera a causa del suo possibile impatto verso le persone “ingenue”. Egli lasciava tuttavia il Cardinale Siri libero di rispondere come meglio riteneva alla domanda formulata da un sacerdote della sua diocesi.

Più tardi, questo stesso cardinale (Ratzinger) ha fatto domandare all’editore, tramite la Conferenza dei vescovi Italiani, di precisare, nelle future edizioni, che l’opera di Maria Valtorta doveva essere considerata come un’opera personale. Questo imprimatur condizionale è conforme alla tradizione della Chiesa che separa nettamente la Rivelazione pubblica dalle rivelazioni private per le quali essa ha solo “delle certezze umane e non divine”.

Il Papa Giovanni Paolo II ha frattanto beatificato il Frate Gabriele Allegra, biblista riconosciuto, apertamente favorevole a Maria Valtorta di cui era un fervente lettore e sulla quale aveva scritto una esegesi. Egli riconosceva che quest’opera “viene da Gesù“. Questo stesso Papa ha canonizzato Padre Pio e beatificato Madre Teresa, lettori entrambi di Maria Valtorta e che ne raccomandavano la lettura.

Secondo il Cardinale Stanislas Dziwiz, segretario di Giovanni Paolo II, il Papa era un lettore di Maria Valtorta. Egli testimonia di aver visto sovente uno dei volumi de L’Evangelo come mi è stato rivelato sul suo comodino. 

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SS. Papa Benedetto XVI
Pontefice dal 19.04.2005

Conosciamo già le sue posizioni su Maria Valtorta come Prefetto della Congregazione per la Fede. Questa posizione è riportata più sopra dove si parla di Papa Giovanni Paolo II.Le cerimonie per il cinquantesimo anniversario della morte di Maria Valtorta (15 ottobre 2011), si sono svolte sotto la presidenza di Mons. Pier Giacomo De Nicolò, Arcivescovo titolare di Martana ed ex nunzio apostolico. La commemorazione si è svolta presso la Santissima Annunziata di Firenze, dove è sepolta Maria Valtorta, e non ha dato luogo ad alcun richiamo all’ordine da parte delle autorità ecclesiastiche. 

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Mons Alfonso Carinci (1862-1963)

Segretario della Congregazione per i Riti sacri (attualmente per la causa dei santi)

Egli scrisse nel 1946: “A giudicare dal bene che si prova nel leggere la vita di Gesù di Maria Valtorta, a mio modesto parere, quest’opera, una volta pubblicata, potrebbe portare molte anime al Signore: dei peccatori alla conversione e dei buoni ad una vita più fervente e più attiva. Mentre la stampa immorale invade il mondo e dei film corrompono la gente, mi viene del tutto spontaneo il desiderio di ringraziare il Signore di averci dato per mezzo di questa donna che ha tanto sofferto, che è costretta a letto, un’opera letterariamente sublime, dottrinalmente e spiritualmente così elevata, accessibile e profonda, attraente alla lettura e capace di essere riprodotta in rappresentazioni cinematografiche e di teatro sacro. Ho comunicato questo mio pensiero che è anche quello di teologi e di esegeti di grande valore come il reverendo padre Bea (non ancora Cardinale), come Mons. Lattanzi, professore di teologia fondamentale al Laterano, ma detto questo, sono naturalmente disposto a correggermi nel caso in cui il Santo Padre giudicasse diversamente.

 Testimonianza estratta da “Pro e contro Maria Valtorta” – CEV – ISBN 88-7987-130-7. Vedere anche, dello stesso editore, “Lettere a Mons. Carinci” (Lettere di Maria Valtorta a Mons Carinci) . 

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Mons Édouard Gagnon (p.s.s.) (1918-2007) presidente del consiglio pontificio per la Famiglia fino al  1990 

Il Cardinale Édouard Gagnon, in una lettera del 31 ottobre 1987, inviata dal Vaticano, giudicava del tutto conforme alle esigenze del Diritto Canonico “il genere di imprimatur accordato dal Santo Padre Pio XII nel 1948 davanti a testimoni“.Questo Cardinale era noto come specialista della censura, tema sul quale aveva scritto un’opera di riferimento nel 1945: “La censura dei libri” edizioni Fides, Montreal, 1945. 

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 Cardinale Agostino Bea (s.j.) (1881-1968) – Direttore dell’Istituto Biblico Pontificio e confessore di Papa Pio XII

Il futuro Cardinale Bea scrive nel 1952: “Ho letto numerosi fascicoli dell’opera scritta da Maria Valtorta, occupandomi più particolarmente ai domini esegetico, storico, archeologico e topografico. Per ciò che riguarda l’esegesi, non ho trovato alcun errore nelle parti che ho letto. Inoltre, sono stato molto impressionato dal fatto che le sue descrizioni archeologiche e topografiche sono fatte con una esattezza notevole.

Per ciò che concerne certi elementi espressi meno precisamente, l’autore, interrogato da me tramite intermediario, ha dato delle spiegazioni soddisfacenti. Qua e là, certe scene mi sono sembrate descritte in modo troppo diffuso, anche con colori molto vivaci. Ma, in generale, la lettura dell’opera è non solo interessante e gradevole, ma veramente edificante. E, per le persone meno informate sui misteri della vita di Gesù, istruttiva“.

Testimonianza estratta da “Pro e contro Maria Valtorta” – CEV–ISBN 88-7987-130-7  

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Madre Teresa (1910-1997)

Beatificata da Giovanni Paolo II

Stando a ciò che riporta il Padre Leo Maasburg, responsabile nazionale delle missioni a Vienna, in Austria, e confessore occasionale di Madre Teresa per 4 anni, ella si spostava sempre con tre libri: La Bibbia, il Breviario e un terzo libro. Alla domanda di Padre Leo sul titolo del terzo, gli disse che si trattava di un libro di Maria Valtorta. Alla domanda sul contenuto, gli rispose semplicemente: “leggetelo”. Interrogato recentemente da “Chrétiens Magazine” sul pensiero di Madre Teresa circa l’opera di Maria Valtorta, il Padre Leo Maasburg confermò semplicemente: “Per quanto riguarda il pensiero di Madre Teresa a proposito di Maria Vltorta, ricordo chiaramente la sua reazione positiva senza altri dettagli“.

Estratto da “Chrétiens Magazine” n° 218 del 15/03/2009, pag. 5  

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Padre Pio da Pietrelcina (1887-1968)

Canonizzato da Giovanni Paolo II

A Elisa Lucchi, una penitente, che un anno prima della sua morte gli chiede consiglio per la lettura de “L’Evangelo come mi è stato rivelato“, Padre Pio risponde: “Non solo vi permetto di leggerlo, ma ve lo raccomando“.

I percorsi di Maria Valtorta e di Padre Pio erano così simili che persino un libro è stato dedicato alla loro vicinanza. Padre Pio era stato condannato dal Sant’Uffizio (nel 1933) e rimproverato dal Cardinale Ottaviani, Prefetto di questa Congregazione, nel 1961.

Fonti:Chrétiens Magazine“, numero speciale del marzo 2009 – “Padre Pio e Maria Valtorta” – Emilio Pisani – 2000 – Edizioni Centro Editoriale Valtortiano – ISBN 8879870734 – Bollettino Valtortiano n° 39 – Gennaio – giugno 1989  

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 P. Gabriele M. Roschini (o.s.m.) (1900-1977)

Fondatore dell’Università Pontificia di teologia “Marianum” e Consigliere della Santa Sede

Questo filosofo, teologo, agiografo, mariologo, autore di 130 opere, scrive nella prefazione del suo libro “La Vergine Maria nell’opera di Maria Valtorta“: “Chi vuol conoscere la Santa Vergine in perfetta armonia col Concilio Vaticano II, le Sacre Scritture e la Tradizione della Chiesa, deve attingere alla mariologia valtortiana […] giacché la Vergine Maria nell’opera di Maria Valtorta è più importante dei miei libri… la mariologia che scaturisce dagli scritti pubblicati e inediti di Maria Valtorta è stata per me una vera scoperta. Nessun altro scritto mariano, nemmeno la somma di tutti quelli che ho letto e studiato, era stato in grado di darmi su Maria, capolavoro di Dio, un’idea così chiara, così viva, così completa, così luminosa e anche affascinante, e nello stesso tempo semplice e sublime, come gli scritti di Maria Valtorta”.
In quest’opera egli classifica Maria Valtorta tra “i diciotto principali mistici (mariani) dei tempi antichi e moderni“.  “La Vergine Maria nell’opera di Maria Valtorta” – 1973 – Edizioni Centro Editoriale Valtortiano -. Questo libro è stato oggetto di una lettera di felicitazioni della Segreteria di Stato – la più alta istanza del Vaticano – che menziona esplicitamente il sostegno del Papa Paolo VI.  

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Mons René Laurentin (nato nel 1917)

Teologo, esegeta, storico, ex consigliere del Vaticano II

Mons. René Laurentin è l’autore di 160 opere sulla mariologia ma anche sulle apparizioni mariane nel mondo, campo nel quale si è specializzato.

Egli scrive, a proposito di uno studio sulle “vite rivelate di Maria” (e di Gesù): “Maria Valtorta emerge e si raccomanda a molti titoli […] La sua vita di lunga sofferenza, vissuta in abbandono totale a Dio, testimonia la sua santità. Ella non si allontana in nulla dal Vangelo, non lo contraddice in nessuna parte, non vi aggiunge degli insegnamenti strani e resta conforme allo spirito del Vangelo. Peraltro, lei è quella che aggiunge agli episodi raccontati nel Vangelo molti altri episodi ignorati, che pure si iscrivono facilmente a margine del Vangelo, senza contraddizione né rottura. Anche questo plaude a sua favore […] Ella ha raccolto i più larghi consensi al cui vertice è quello di Pio XII che l’ha protetta discretamente dal Sant’Uffizio […] Resta il fatto che il racconto di Maria Valtorta non è un quinto Vangelo

Estratto da “Chrétiens Magazine” n° 218 del 15/03/2009, pag. 7 

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 Fra. Gabriele Allegra (o.f.m) (1907-1976) – Traduttore della Bibbia in cinese, beatificato da Giovanni Paolo II

uesto biblista era, fin dal 1965, appassionato di Maria Valtorta sulla quale ha scritto a Macao la prima esegesi dell’opera, dal 1968 al 1970, pubblicata durante l’apertura del suo processo di beatificazione.
Egli dichiara in particolare: “Dato che produce dei buoni frutti in un numero sempre crescente di lettori, io penso che “L’Evangelo come mi è stato rivelato” di Maria Valtorta viene dallo Spirito di Gesù.” 

Fonti : http://www.scrittivaltorta.altervista.org/parlano_di_lei.htm

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La stesura incredibilmente casuale del poema:

 – Una Sfida per gli Autori –
Fr. Jorge Fuentes-sacerdote salesiano del Messico

[Questo articolo è offerto da Fr. Jorge Fuentes, che descrive la sequenza straordinariamente casuale in cui Maria Valtorta ricevette le sue visioni e i dettati per il Poema dell´Uomo-Dio.]

Carissimi lettori, permettetemi di incominciare questo articolo con una domanda: c´è per caso un qualche prestigioso scrittore che voglia comporre un romanzo di valore letterario – di circa 250 pagine, in 30 capitoli – e a tre condizioni: non poter stendere uno schema o una brutta copia prima di scriverlo; non poter correggere alcuna della parole scritte (salvo errori tipografici) e di completarlo entro un certo lasso di tempo?

Siamo ottimisti e diciamo che un tale scrittore o una tale scrittrice esista sul serio, e che accetti questa sfida in cambio di un buon compenso.

Immaginiamo anche che si offra a questo ipotetico scrittore un compenso addirittura triplicato, ma alla seguente condizione: che scriva i 30 capitoli del suo romanzo nel seguente ordine: prima il capitolo 7, poi il capitolo 25, poi i capitoli 19, 5, 4, 12 e 15, e in seguito tutti gli altri nel seguente ordine: 6, 26, 18, 12, 2, 30, 17, 23, 4, 21; e 24, 16, 1,13,  9; e 11, 20, 3, 8, 10. 29, 28, 22, 27, di modo che, una volta finito, il romanzo risulti ben costruito, avvincente e convincente. Pensate che una tale sfida possa essere accettata? Oserei pensare che lui o lei direbbe qualcosa come: “nessuno scrittore sarebbe mai in grado di produrre qualcosa di leggibile a queste condizioni, sarebbe una cosa contraria a qualunque logica umana”.

Ebbene, carissimi lettori, sebbene appaia incredibile, esiste già qualcuno che è riuscito in questo! Si tratta di una scrittrice italiana, nubile, cattolica, che trascorse in un letto gli ultimi 27 anni della sua vita, praticamente incapace di uscire dal letto, fino al giorno della sua morte a 64 anni nell´Ottobre del 1961.

Questa semplice donna registrò visioni e dettati ricevuti riguardanti le vite di Gesù e di Maria, in circa 90 quaderni – seduta a letto con le ginocchia piegate.

Le 11,000 pagine di questa monumentale Opera furono scritte dal Dicembre del 1943 ad Aprile del 1947. Non aveva alcuna bibliografia da consultare a disposizione – a parte la Sacra Bibbia ed il catechismo di San Pio X. E la cosa sorprendente è che lei completò il tutto senza correggere alcuna parola scritta, e senza alcuno schema preparatorio.

Ci furono numerosi testimoni di una tale impresa, a cominciare dal Direttore Spirituale della donna, un certo P. Romualdo Migliorini – e Marta Diciotti, la sua “colf tutto fare”, fino al giorno della morte. Inoltre, gli stessi quaderni originali possono essere controllati, per verificare che non ci sono correzioni, i quaderni stessi ne sono i testimoni.

E l´aspetto più sorprendente è che questo lavoro non consiste di 30, ma di ben 652 capitoli!!

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Si    ringrazia   la    Fondazione   Maria Valtorta –   Centro  Editoriale Valtortiano –  srl   di Isola del Liri -FR , www.mariavaltorta.com     per  aver  autorizzato  la  pubblicazione   dell’articolo   su   Cassanoweb.

Per  i capitoli già pubblicati da Cassano web, basta fare la ricerca (Naviga –à Cerca  : Maria Valtorta)

 

 

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