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Liceo, la Dirigente smentisce il Pd cassanese

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Non è affatto a rischio l’autonomia dell’I.I.S.S. “Leonardo da Vinci” di Cassano delle Murge, così come prospettato dal Circolo cittadino del Partito Democratico: a dirlo è la Dirigente dell’Istituto Daniela Caponio in una nota.

Il Pd cassanese, infatti, ieri ha reso noto la richiesta di un incontro con la Sindaca Maria Pia Di Medio per “discutere delle possibilità da mettere in campo al fine di scongiurare l’accorpamento” con altri Istituti.

Possibilità, questa, che viene smentita dalle carte.

Le “Linee di indirizzo sul dimensionamento della Regione Puglia” relativo agli Istituti scolastici pugliesi, infatti, non cita affatto la scuola cassanese che con 613 iscritti nell’anno scolastico 2018/2020 è sopra la soglia di rischio (fissata per legge a 600 alunni). Documento citato anche nella nota della Caponio che fra l’altro ricorda, indirettamente, al Pd che gli amministratori locali, dal Sindaco in giù, nulla possono per assicurare o scongiurare l’autonomia di una scuola se non quello di promuove una “adozione di una campagna a sostegno di tutte le iniziative che la scuola ha attivato da anni, a cominciare dal Festival scientifico Cassanoscienza, alla sperimentazione School Cambridge International, all’inserimento della disciplina di diritto ed economia nel piano di studi, per finire al fatto che la scuola è capofila di un’Idea di Avanguardia Educativa, Oltre le Discipline, promossa dall’Indire. Per questo infatti sarà protagonista della Fiera Didacta a Firenze il prossimo 20 ottobre”.

Tutto il resto è mera propaganda politica, dice ancora la Dirigente dell’Istituto e fa riferimento anche alla campagna elettorale delle Elezioni Amministrative 2017, quando dai palchi alcune forze politiche parlavano a vanvera del Liceo e di presunti rischi relativi all’autonomia del “Leonardo da Vinci” senza peraltro confrontarsi con gli operatori della scuola.

Fa strano, infatti, che una forza politica chieda al Sindaco un incontro per discutere il da farsi senza coinvolgere minimamente la dirigenza dell’Istituto né le varie componenti della scuola (docenti, studenti, personale). E fa ancor più strano che questi “allarmi” vengano lanciati alla vigilia delle pre-iscrizioni per l’anno scolastico 2019/2020, un momento delicato dato che le famiglie decidono proprio in queste settimana dove far iscrivere i propri figli.

 

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