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Rifiuti: dalla padella (Tradeco) alla brace (ASV)?

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Dai Consiglieri di minoranza, riceviamo e pubblichiamo

Questione rifiuti: dalla padella TRADECO alla brace ASV?

Nonostante più volte abbiamo sollecitato l’Assessore Briano a tenere un’interazione stretta anche con le opposizioni per comprendere quali migliori soluzioni adottare in applicazione dell’art. 14 della L.R. 24/2012, dopo una prima riunione della Commissione Consiliare competente nella quale l’Assessore si era riservato di farci pervenire le valutazioni di un tecnico incaricato dal Comune, l’Assessore con Sindaco e maggioranza si sono eclissati.

Apprendiamo dalla stampa della dichiarazione di fallimento della TRADECO alla quale il Tribunale ha comunque assegnato la facoltà di portare a termine i servizi  fino a scadenza di contratto nei Comuni nei quali opera e, ove il Comune in caso contrario dovesse optare per l’adesione al nuovo gestore, il Comune deve essere servito dalla ASV di Bitonto.

Quale sarà la decisione dell’Amministrazione Di Medio non è dato saperlo e si tengono ben lontani dal convocarci su un tema di estrema delicatezza che investe l’igiene e il decoro della città, la tassazione dei cittadini, il benessere dei lavoratori.

La TRADECO è fallita ma può continuare ad operare, l’ASV sta meglio o peggio della TRADECO? Dalle cronache giornalistiche risulta che l’ASV non stia in buona salute.

Da BITONTOLIVE leggiamo del recesso del socio privato che deteneva il 40% delle quote societarie mentre il restante 60% è detenuto dal Comune di Bitonto e della volontà del socio pubblico di impugnare il recesso ( cioè di far causa al privato) il che determina di per sè l’idea di un’Azienda con gravi instabilità.

Si legge relativamente alla ASV «un bilancio di previsione in perdita di 500 mila euro, notevoli crediti in sofferenza, la diminuzione della liquidità societaria e l’aumento dei debiti, oltre a 800mila euro di costi in più quest’anno».

In un passaggio si legge “la consigliera Carmela Rossiello (FI) ha esposto una riflessione personale sulla vicenda: «Mi sono interrogata come mai siamo arrivati a questo punto. Una risposta me la sono data: l’Asv è sempre sembrata un bancomat per ridare indietro ciò che si è avuto in campagna elettorale (incarichi, consulenze, ecc…)».

Insomma siamo di fronte ad una Azienda che nell’assumere il servizio a Cassano dovrà, nelle condizioni economiche e finanziarie e nell’instabilità societaria in cui si trova ( si legga Bitontolive), ottemperare ai compiti previsti per contratto anche facendo investimenti che presuppongono liquidità, affidabilità nella contrazione di mutui e di leasing, bancabilità e stabilità aziendale.

In tale situazione, sempre da BITONTOLIVE si legge del recesso dal servizio nel Comune di Mesagne e le cronache giornalistiche di quel che accade nel Comune di Cerveteri (altro Comune servito da ASV) non sono affatto confortanti. Non convincono neppure le notizie relative alle performances aziendali della ASV nello stesso Comune di Bitonto dove non si effettua la raccolta differenziata e nei Comuni d Santeramo e Grumo ove i disservizi sono all’ordine del giorno e sarebbe interessante verificare eventuali applicazione di penalità e quanto il loro importo incide sulla puntuale esecuzione dei servizi.

Chiediamo al Sindaco Di Medio e all’Assessore Briano di valutare attentamente questo passaggio al fine  di evitare che il Comune con la collettività cassanese non passi dalla padella alla brace con un effetto ancor più nefasto: l’ASV richiede per contratto un maggior costo del servizio che ricade al 100% sulla tassazione del cittadino.

In poche parole un nuovo aumento di tassazione.

                                                                              I Consiglieri di opposizione

 

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