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Grumo, la piscina si farà (anche con i soldi del PdZ)

Piscina ok

Altro che “decisione accantonata”, come dice la Di Medio:  l’impianto sportivo con annessa piscina coperta si farà, a Grumo Appula. Anche con i soldi del Piano di Zona.

Proprio ieri il provvedimento è stato approvato dalla Giunta Comunale di Grumo, così come spiegato dal Sindaco della città apula Michele d’Atri.  A costo zero per il comune grumese, grazie ad un “project financing” con una società leccese da oltre due milioni di euro. Ma con il contributo di 40mila euro (per vent’anni) da parte del Piano di Zona di cui Cassano è parte.

Lo scorso 26 ottobre la vicenda fu affrontata, grazie ad una interrogazione del Capogruppo di “Prima Vera Cassano” Teodoro Santorsola, nel Consiglio Comunale di Cassano.

Santosola chiese conto alla Sindaca Maria Pia Di Medio di una delibera dell’agosto scorso con la quale cinque su sei rappresentanti dei rispettivi Comuni (Acquaviva era assente), fra cui, appunto, la stessa Di Medio, davano il via libera al progetto a cui D’Atri tiene particolarmente.

Il progetto prevede la costruzione di un impianto sportivo a Grumo, il cui fiore all’occhiello è una grande piscina coperta: costo dell’operazione, proposto dalla “ICOS Sporting Club srl” di Lecce, 2 milioni e 125mila euro, tutti a carico della società proponente.

In cambio, il Comune di Grumo si impegnava  a versare la somma di 79mila euro l’anno per 20 anni nelle casse della società leccese, ricevendone in cambio un nutrito pacchetto di abbonamenti che poi il Comune avrebbe girato ad anziani, disabili, bambini con problematicità, ecc.

Una cifra enorme, per un paese che all’incirca conta gli stessi abitanti di Cassano. Da qui la pensata: scaricare parte dei costi sull’Ambito Territoriale Sociale di cui fanno parte Toritto, Binetto e Sannicandro oltre Cassano e Acquaviva e di cui Grumo è capofila.

Seconda la Delibera dell’Ambito del 2 agosto scorso (leggi qui), dal Piano di Zona sarebbero stati prelevati ben 40mila euro l’anno per 20 anni e tutti i paesi avrebbero poi usufruito degli abbonamenti messi a disposizione dalla società che gestirà l’impianto.

Una decisione che destò scalpore anche negli stessi Consiglieri di maggioranza, che a quanto pare nulla sapevano della vicenda ma a cui la Sindaca tentò di mettere la sordina dicendo a Santosola: “Lasci stare: non se ne farà più niente”, quella delibera è stata “accantonata”, non vale più.

A quanto pare non è così, dato che l’atto è stato approvato dalla Giunta comunale grumese prevedendo il contributo di 40mila euro del Piano di Zona.

Un progetto, dicevamo, che sta particolarmente a cuore al Sindaco d’Atri che da oltre cinque anni cerca di farlo approvare, rischiando anche le bacchettate della Corte dei conti a cui il Comune si era rivolto per sapere se poteva o meno erogare una “fidejussone” a favore della società che costruirà l’impianto, nonostante nel 2012 il Comune di rumo non avesse rispettato il Patto di Stabilità interno. La Corte, infatti, spiega agli amministratori grumesi che la cosa non si può fare, date le norme stabilite dalla contabilità per gli enti locali.

Tutto in altro mare, dunque, anche se l’avvio dei lavori viene dato per imminente già 4 anni fa (leggi qui).

Cinque anni dopo, il progetto è ancora valido e per i soldi che il Comune di Grumo non ha o non vuole stanziare, ci pensa il Piano di Zona.

Sulla vicenda, nei giorni scorsi, il Consigliere Regionale Ignazio Zullo ha presentato una interrogazione urgente al Presidente della Giunta Regionale Michele Emiliano: vedremo quali sono le risposte così come quella che per iscritto la Di Medio ha promesso a Santorsola.

Per adesso le domande senza risposta sono tante.

Come può essere utile una piscina sportiva (semi-olimpionica: 25×12,5 m.) per anziani e disabili?

E come – dagli altri cinque comuni – la raggiungerebbero?

Perché con cifre inferiori non è stata riattivata la piscina di proprietà della Asl che c’è a Toritto?

E perché al Comune di Grumo spettano abbonamenti per 39mila euro e per gli altri cinque comuni ne toccano, in totale, 40mila?

Ma soprattutto: la Sindaca di Cassano lo sa che cosa ha firmato?

 

 

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