Politica

Le opposizioni su un anno e mezzo di governo Di Medio

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Per cercare qualcosa di utile e positivo fatto dall’Amministrazione Di Medio, per la comunità cassanese, in un anno e mezzo di governo, ci vorrebbe il lanternino. E chissà se ci si riuscirebbe, stando a quanto ieri sera, dinanzi ad un folto pubblico, i tre gruppi consiliari di opposizione hanno spiegato.

Non c’è settore o campo di azione in cui, secondo le minoranze, non vi siano stati pasticci, pressapochismo, finanziamenti persi, criticità: dalla viabilità allo sport, dalle infrastrutture ai diritti dei più deboli, dal lavoro al rispetto delle Istituzioni, dal personale comunale alla gestione del Bilancio è tutto un rabberciare, una strafottente cavalcata verso l’abisso a cui il secondo mandato della Di Medio sta conducendo la popolazione cassanese.

Che fare?

“Tutti un passo indietro – dicono all’unisono Teodoro Santorsola, Amedeo Venezia, Linda Catucci, Rocco Lapadula, Davide Del Re e il Consigliere regionale Ignazio Zulloper il bene di Cassano, che deve essere al centro del nostro interesse”.

Un “mea culpa collettivo” sulla politica degli ultimi venti anni, fatta di odi e personalismi, fino ad arrivare alle ultime elezioni amministrative del 2017, con 6 liste per appena 14mila abitanti. Troppo, anche per Cassano.

Ma questo è da venire. 

C’è chi preconizza una caduta anticipata del governo cittadino – e la notizia del cambio di casacca della Di Medio arriva proprio a fine conferenza, scelta che potrebbe attivare nuove fibrillazioni nella maggioranza – e c’è chi si augura che l’Amministrazione cambi rotta e pensi davvero al bene del paese, non ai pochi privilegiati.

In mezzo ci sono le scelte quotidiane, spesso incomprensibili e sui cui le opposizioni hanno più volte lanciato l’allarme.

Dallo Sportello Unico per le Attività Produttive alla Maugeri che va via da Cassano, passando per la vicenda “Casa Bianca”: Ignazio Zullo e Linda Catucci ricordano i diversi passaggi che hanno condotto a far perdere dal nostro territorio la più grande azienda privata, a fare in modo che aziende e commercianti che vogliono avviare nuove attività o investire per ampliare non sanno a chi rivolgersi, a fare in modo che grazie all0’immobilismo della Giunta comunale la struttura di piazza Dante sia ancora vuota a tre anni dall’ultimo affittuario.

I progetti ereditati e mai eseguiti, al centro dell’attenzione di Davide Del Re: la videosorveglianza per 150mila euro, nuovi campi per il Polisportivo, l’interlocuzione con la Asl per riutilizzare “Casa Bianca” e via di seguito. Eredità sciupata, per il Consigliere di “Più Cassano” che parla di una Amministrazione Comunale costantemente in ritardo sulle cose da fare, come nel caso del passaggio al nuovo servizio rifiuti, fatto in condizioni di debolezza, rispetto all’appaltatore.

Sulla mancanza di ascolto reciproco, l’incapacità di porsi dubbi sul proprio operato si è soffermato Amedeo Venezia; un Consiglio in cui ci si parla addosso senza ascoltare, Commissioni consiliari delicatissime che non vengono mai convocate e poi intere fasce della popolazione mai coinvolte, dagli anziani gli ammalati. Centro storico e Casa Binaca come emblema del disinteresse dell’Amministrazione Comunale, specchio della odierna Cassano.

Rocco Lapadula, ultimo arrivato, in ordine di tempo, nella compagine di minoranza, nota che le tensioni e i rapporti personali lasciano sovente il posto alle vicende politico-amministrative e lancia l’allarme sul campo di calcio del Polisportivo per il quale la Federazione Italiana Giuoco Calcio ha revocato l’agibilità, costringendo i giovani cassanesi a migrare verso strutture di altri paesi.

Lunghissimo, poi, il “cahiers de doléances” di Teodoro Santorsola che ammette di non riuscire a star dietro alle tante assurdità che la compagine amministrativa combina ogni giorno: il Nucleo di Valutazione affidato a mani amiche, la piscina di Grumo su cui la Di Medio vorrebbe impegnare soldi dei cassanesi per i prossimi 20 anni, un enorme conflitto di interesse legato alla causa persa dall’ex Assessore Giuliani e per la quale nessuno rifonderà il Comune, dato che la Di Medio ha rinunciato all’eredità del marito, il caos della Polizia Locale, di nuovo senza Comandante dato che a Federico Troisi non è stato rinnovato il contratto, una macchina burocratica sfasciata che i cittadini non vedono ma ne pagano le conseguenze ogni giorno.

Il futuro ha un cuore antico, diceva Levi. 

 

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