Attualità

“Giorno del Ricordo” il messaggio della Sindaca

FOIBE

Domenica 10 febbraio è il Giorno del ricordo, giornata istituita in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo degli italiani dall’Istria, Fiume, Dalmazia…

Per questa ragione vi proponiamo una poesia a tema di Manlio Visintini, ripresa dal suo blog personale.

 

Le foibe di Trieste

…Graffi sulle rocce

ai bordi delle foibe,

forse dita alla ricerca

d’un appiglio

per non volare

nel freddo buio.

Urla, nomi e forse

sussurri dal cuore

tingevano di sangue

l’aria azzurra…

Spari nel celeste

spaventavan i passeri

sentinelle sui rami,

vermiglio sommàcco

impallidiva alla Luna,

case vuote,

scrostate,

carretti farciti di cose

verso il nulla,

l’Istria sciolta

come ghiaccio nel bicchiere,

ricordi coperti di brina

luccicano al Sole

come diamanti,

e ancora vaghe urla

salgono dal nero di seppia,

macerandosi e trovando pace

tra le bianche macchie dei caprioli,

tra le loro ciglia,

in questo nostro Carso

dove il vecchio dolore

…è nuova vita.

 

La Sindaca Maria Pia Di Medio ha diffuso per l’occasione il seguente messaggio.

 

Ricordare.

Ricordare serve a non far morire per sempre, a non far cadere nell’oblio totale chi è vissuto, chi ha svolto un piccolo o grande ruolo nella storia di tutta l’umanità: è un diritto di ogni essere umano che ha calpestato questo pianeta.

Buoni, cattivi, belli, brutti, intelligenti, stupidi…..

Ricordare non serve per dividere politicamente, ma per essere di monito che ci sono stati, e ci sono ancora, atti contro l’umanità, caratterizzati da una violenza bestiale, incontrollata. Quanto accaduto nelle Foibe è questo.

Ma è anche peggio: per moltissimo tempo si è negato tutto per “opportunità” politica.

Facciamoci perdonare da questi martiri “civili”, che avevano il solo torto di essere Italiani, ricordandoli veramente.

A Cassano la Rotonda della zona Sacro Cuore è intitolata ad uno di loro, Rocco Masiello, disperso in quella zona.

Ucciso? Buttato in una Foiba?

 La certezza è solo che è lì, vittima della violenza post bellica.

La targa dedicata a tutti questi martiri, oltraggiata alcuni anni fa, sarà riposizionata al termine dei lavori di rigenerazione del Parco Giochi.

 

 

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