Politica

Consiglio Comunale: tutto rinviato per la Commissione d’indagine

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Lunghissimi preliminari, il rendiconto 2018, otto debiti fuori bilancio e la Relazione conclusiva dei lavori della Commissione d’indagine sul ritardo degli accertamenti fiscali: con un colpo di scena finale.

E’ quanto successo ieri in Consiglio Comunale, cominciato in mattinata e conclusosi a tarda notte.

Preliminari.

Dura polemica fra la Presidente del Consiglio Comunale Antonella Gatti e le minoranze in merito alla celebrazione del Consiglio ancora una volta di mattina (la terza) nonché su una lettera, con conseguente risposta della Gatti, inviata al Prefetto di Bari dalle minoranze proprio sull’attività della Presidente. I Consiglieri di opposizione lamentavano, fra l’altro, proprio la continua convocazione mattutina dei Consigli. Nella sua risposta al Prefetto  (lunga sei pagine) la Gatti esponeva le sue ragioni, facendo rilevare che la maggior parte dei Consiglieri ha maggiori disponibilità nelle ore mattutine piuttosto che nel pomeriggio, sottolineando come solo due Consigliere (la D’Ambrosio e la Catucci) “non svolgono alcuna attività lavorativa”.  Dure le proteste di Linda Catucci spalleggiata dalle minoranze: la stessa, infatti, risulta essere titolare di una attività, dunque imprenditrice per cui ha ritenuto un’offesa l’affermazione della Gatti.

Nei preliminari anche tre interpellanze delle minoranze sulla questione rifiuti, operazioni di derattizzazioni e lavori in piazza Rossani.

Rendiconto di gestione 2018.

Approvato a maggioranza il rendiconto di gestione del 2018 che segna un avanzo utilizzabile di oltre 352mila euro nelle casse del Comune. L’Assessora al Bilancio Annamaria Caprio ha letto una lunga relazione sulle cose fatte dall’Amministrazione Di Medio, sottolineando il lavoro conoscitivo e preparatorio relativo alle situazioni ereditate e che serviranno per costruire le azioni per quest’anno.

Le minoranze hanno contestato numeri e metodi dell’attività dell’Amministrazione, parlando di un Comune fermo e che, anzi, fa passi indietro.

Debiti fuori bilancio.

Otto punti dell’ordine del giorno (uno è stato ritirato) dedicati ai debiti fuori bilancio relativi a sentenze passate in giudicato, sentenze esecutive, decreti ingiuntivi. Complessivamente quasi 23mila euro che pesano sul bilancio comunale.

 

Relazione sulla Commissione d’Indagine.

Tutto rinviato per quel che riguarda l’ultimo punto, la presa d’atto da parte del Consiglio della Relazione finale della Commissione di indagine. Una serie di “colpi di scena” per un fatto inedito nella storia dei Consigli comunali cassanesi che mai avevano attivato, a memoria di cronista, una Commissione speciale per capire come e perché migliaia di avvisi di accertamento per il mancato pagamento delle tasse locali siano partiti in ritardo, provocando moltissimi annullamenti a causa dei  5 anni già trascorsi e un danno erariale per le casse del Comune ancora da quantificare del tutto ma vicino ai 500mila euro.

In apertura di discussione, la richiesta della Sindaca Maria Pia Di Medio al Consiglio: “si vuole celebrare la seduta a porte chiuse e in seduta segreta o a porte aperte?”, un colpo di teatro per cercare di smentire quanto pubblicato la scorsa settimana dal mensile “La voce del paese” che prefigurava un Consiglio a porte chiuse. La minoranza non ha partecipato al voto e la maggioranza ha deciso per le “porte aperte”.

Meglio così. La dimostrazione plastica che i giornali e la stampa servono a qualcosa, anche a far cambiare idea a qualche amministratore!

Il Coordinatore della Commissione Teodoro Santorsola ha quindi letto la lunga relazione finale, frutto di numerose sedute, ascolto di funzionari e impiegati comunali, della responsabile della società esterna che in convenzione con il Comune si occupa della spedizione dei plichi, studio di documenti.

Cosa emerge?

Un clima di scarsa collaborazione e comunicazione fra i diversi uffici comunali (in particolare la ragioneria e chi si occupa di contratti e affari legali); un contratto fra Comune e poste private lacunoso; l’enorme ritardo con cui lo stesso Comune cassanese ha adeguato la normativa sulla privacy senza la quale non era possibile inviare gli accertamenti e il ritardo con cui sono stati consegnati alle poste private le migliaia di avvisi da recapitare entro il 31 dicembre 2018, tant’è che poi non tutti sono partiti per i destinatari.

Risultato: su 1.470 avvisi inviati, 91 sono stati già annullati (per un totale di 99mila euro); altri 282 destinatari sono “irreperibili, sconosciuti o trasferiti” (per altri 280mila euro). Ma si tratta di cifre parziali dato che vi sono ancora centinaia di avvisi di cui non si conosce l’esito.

Ad occuparsene, ora, sarà la Procura della Corte dei conti a cui la Sindaca invierà tutto perché la stessa possa aprire una indagine e accertare le responsabilità anche patrimoniali.

 

 

 

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I verbali dimenticati.

Altro colpo di scena ha poi riguardato direttamente Santorsola che ha dimenticato di inserire nel faldone consegnato al Segretario generale ben tre verbali stenotipati (in originale) di altrettante sedute rendendo dunque incompleto e irricevibile lo stesso da parte del Consiglio, secondo quanto rilevato dalla Presidente Gatti.

Una grave dimenticanza di cui il Coordinatore della Commissione si è scusato, duramente stigmatizzato dall’Assessora al bilancio Annamaria Caprio che ha rilevato come tante volte le minoranze sottolineano piccoli o grandi errori della maggioranza, spesso irrilevanti e poi c’è chi dimentica di inserire i documenti nel faldone! La stessa Caprio ha fatto poi notare come i lavori della Commissione si siano svolte in un clima di sospetto, soprattutto nei confronti della sua persona “per poi scoprire che la donna delle pulizie di Santorsola ha più valore di me” dato che la stessa ha in qualche modo, per stessa ammissione di Santorsola, maneggiato quei documenti.

Il capogruppo di maggioranza Pasquale Campanale – componente della Commissione – ha fatto comprendere come la complessità del lavoro svolto, la cui relazione è una sintesi estrema, è tale che ogni Consigliere comunale dovrebbe avere tempo e volontà di approfondire le carte, i documenti, i verbali di chi è stato audito e dunque il rinvio del punto potrebbe essere utile a tutti per questo lavoro di approfondimento e di presa di coscienza di quanto è accaduto.

Davide Del Re ha, invece, affermato che quel che interessa al Consiglio è la Relazione finale e i documenti, a cui ogni Consigliere può accedere, al di là se siano originali o conformi all’originale. “Ogni rinvio sarebbe una forzatura”, ha detto Del Re.

Alla fine la richiesta di rinvio del punto è stato approvato a maggioranza: se ne parlerà in un prossimi Consiglio Comunale.

 

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