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PUA Ba5, Laricchia: “Giunta valuti il commissariamento”

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Riduzione delle ore di assistenza domiciliare integrata, ritardo nell’adozione del piano sociale di zona, (lo strumento che definisce gli interventi da attuare in sostegno alle persone con fragilità) e assenza di confronto con il partenariato sociale per la sua redazione, tagliato fuori da ogni analisi, valutazione, possibilità di proposta e di controllo dei fondi e mancato pagamento delle mensilità relative all’anno 2018/19 in favore dei centri diurni per disabili e dei centri diurni integrati per soggetti affetti da demenza.

Sono i punti principali su cui si basa l’interrogazione presentata dalla consigliera del M5S Antonella Laricchia in merito all’operato dell’Ambito Territoriale 5 della Asl di Bari che comprende i comuni di Grumo Appula, Toritto, Sannicandro di Bari, Binetto, Cassano delle Murge e Acquaviva delle Fonti. 

Con la Delibera di Giunta del 28/12/2017 è stato approvato IV Piano regionale delle politiche sociali 2017/2020, che assegna all’Ambito in questione 719.918,40 euro per la prima annualità del triennio 2018/2020, ai quali si aggiungono le risorse proprie da bilancio di ciascun comune aderente all’ambito e le risorse della ASL occorrenti per le attività di integrazione sanitaria per attuare gli indirizzi politici di sostegno alla fragilità. 

“Chiediamo poi – continua Laricchia – di verificare l’intera gestione delle somme del Piano di Zona, le modalità di interazione e l’impatto della spesa del Piano sull’appropriatezza delle prestazioni sanitarie”. 

La Giunta regionale nel maggio 2018 ha anche finanziato con fondi europei la realizzazione di una piscina nel Comune di Grumo Appula, capofila dell’ambito, con la concessione di oltre 850mila euro. Nella deliberazione di concessione del finanziamento si dava atto che l’intervento previsto dall’impresa proponente derivasse da un affidamento effettuato dal Comune secondo il modello del project financing. Il 2 agosto 2018 è stata poi adottata la Delibera n° 18 del Coordinamento dell’Ufficio di Piano, con la quale i Sindaci dei Comuni dell’ambito assumevano l’impegno di dare copertura di spesa al project financing con 40mila euro annui per 20 anni a partire dal 2020 da attingere alle risorse del Piano. 

“Sembrerebbe che la delibera sia stata ritirata – continua Laricchia – ed è quello che auspichiamo dal momento che per favorire le attività sportive per le persone più fragili, di cui comprendiamo la necessità, si potrebbero stipulare convenzioni nei comuni dove sono già presenti piscine funzionanti anche coperte e climatizzate. I Sindaci attualmente in carica costituenti il Coordinamento dell’Ufficio di Piano poi hanno il compito di attuare gli interventi del Piano di Zona per il triennio 2018-2020, mentre con la Delibera del 2 agosto del 2018 si assume una decisione che riguarda il periodo 2020-2040 e che appare inconciliabile con la programmazione triennale delle politiche socio-assistenziali. Per tutti questi aspetti chiediamo di controllare l’operato dell’ambito e valutare se ci siano gli estremi per il suo eventuale commissariamento”.

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