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Quelle griglie in via Colamonico: peggio di una tortura cinese

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Uno stillicidio continuo, una sorta di “tortura cinese” che non ha limiti.

Chi vive o lavora in zona, su via Colamonico, angolo via papa Giovanni XXIII lo sa: quelle griglie sconnesse lungo la strada sono diventate un incubo. Soprattutto d’estate, quando il caldo obbliga a tenere le finestre aperte ma il continuo rumore delle auto che passano da lì facendo sobbalzare il tutto è una tortura invivibile.

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Non ne parliamo quando, poi, nel pieno della notte, a transitare sono i mezzi pesanti: un rumore indicibile, da vero e proprio film horror!

In questi giorni una parte delle griglie è letteralmente saltata dall’incastro nella sede stradale tanto che la Polizia Locale è intervenuta con segnaletica verticale per avvertire gli automobilisti del pericolo, restringendo la carreggiata e procurando, dunque, anche disagi al traffico, sempre sostenuto su quella strada.

Il fatto è che occorrerebbe un intervento radicale per rifare completamente tutto il grigliato e questo, a quanto pare, è a carico della ditta che anni fa rifece il manto stradale ed a cui spetterebbe anche riparare una volta per tutte anche le zone del drenaggio delle acque.

“Ci siamo rivolti a tutti, in Comune – spiega un residente a CassanoWeb – dalla Sindaca agli Uffici ma tutti ci rimandano alle riparazioni che questa ditta dovrebbe fare ma che sono anni che non si decide a realizzare”.

Non è ben chiaro se con la società che ha realizzato la strada è in corso un contenzioso né se, effettivamente, il Comune le abbia contestato i lavori o parte di essi, tenendo conto che proprio su quei lavori pende una causa per risarcimento danni dinanzi al Tribunale di Bari intentata da un giovane che a bordo di una moto cadde, ferendosi, proprio in quell’area, a causa – pare – di segnaletica non presente e lavori fatti male.

Una storia vecchia, dunque ma non per questo meno grave per coloro che ci abitano e ci lavorano e che mese dopo mese continuano ad essere torturati dai rumori di una griglia che nessuno vuole mettere a posto.

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