Politica

Consiglio Metropolitano: si vota il 6 ottobre (senza cassanesi)

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Si rinnova il Consiglio della Città Metropolitana di Bari, il prossimo 6 ottobre: le liste sono pronte ma non ci sono cassanesi fra i candidati per le 18 poltrone.

A votare e dunque a potersi candidare, lo ricordiamo, non sono i cittadini ma, dopo la riforma Del Rio, solo gli amministratori dei Comuni della ex provincia di Bari, secondo una media ponderata.

Queste le liste presentate da centrosinistra, centrodestra e Movimento 5 Stelle:

Centrosinistra

  • Abbaticchio Michele, Bitonto
  • Anaclerio Alessandra, Bari
  • Bronzini Marco, Bari
  • Boccuzzi Tiziana, Conversano
  • Cardascia Domenico detto Mimmo, Gravina in Puglia
  • Caringella Giuseppe, Adelfia
  • De Robertis Dario, Molfetta
  • Di Terlizzi Raffaella, Ruvo di Puglia
  • Facchini Giovanni, Molfetta
  • Gatti Antonella, Adelfia
  • Giulitto Giuseppe, Bitritto
  • Indiveri Felice, Monopoli
  • Laporta Michele, Cellamare
  • Maurodinoia Anna detta Anita, Bari
  • Pietroforte Francesca, Acquaviva delle Fonti
  • Stragapede Antonio, Gravina di Puglia
  • Vaccarella Elisabetta, Bari
  • Vitto Domenico, Polignano a Mare

Centrodestra

  • Fabio Romito, Bari
  • Antonio Ciaula, Bari
  • Filippo Melchiorre, Bari
  • Francesco Leggiero, Bari
  • Carlo Scarabaggio, Altamura
  • Michele Digregorio, Santeramo in Colle
  • Giovanni Mastrangelo, Gioia del Colle
  • Sebastiano Delfine, Putignano
  • Pietro Barletta, Monopoli
  • Orazio Saulle, Ruvo di Puglia
  • Laura Manginelli, Bari
  • Antonella Teresa Marzella, Giovinazzo
  • Marianna Milano, Gioia del colle
  • Giovanna Sardone, Toritto
  • Marisa Santa Damiani. Cellamare

Movimento 5 Stelle

  • Rosa Cataldi, Gravina in Puglia
  • Michele Daniele, Mola di Bari
  • Antonello Delle Fontane, Bari
  • Nicola Di Pinto, Noicattaro
  • Silvia Fraccalvieri, Santeramo in Colle
  • Pasquale Lamacchia, Sannicandro di Bari
  • Rocco Lillo, Santeramo in Colle
  • Giuseppe Patrono, Casamassima
  • Alessandra Piergiovanna Simone, Bari
  • Maria Elisabetta Pani, Bari

 

La Città Metropolitana nasce, nell’intenzione del legislatore, come «Città dei Comuni» e quindi come ente di area vasta a servizio dei Comuni di una determinata area, per la necessità di governare alcune specifiche parti del territorio nazionale a maggior concentrazione di popolazione e maggiore importanza economica e produttiva.

Gli organi della città metropolitana sono tre, ma solo uno è elettivo. Il Sindaco metropolitano è infatti il sindaco del comune capoluogo, Antonio Decaro, mentre la Conferenza metropolitana è composta dal sindaco metropolitano e dai sindaci dei comuni della Città Metropolitana.

Terzo organo è il Consiglio metropolitano.

Il Sindaco metropolitano è di diritto il Sindaco del Comune capoluogo. Se previsto dallo Statuto (contenuto facoltativo), può essere eletto a suffragio universale diretto, a condizione che entro la data di indizione delle elezioni, il Comune capoluogo sia stato articolato in più comuni e la Regione abbia provveduto con legge regionale all’istituzione dei nuovi comuni ed alla loro denominazione. Il Sindaco metropolitano convoca e presiede il consiglio metropolitano e la conferenza metropolitana e sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e all’esecuzione degli atti. Non è prevista la corresponsione di emolumenti, essendo remunerato l’incarico di sindaco del comune capoluogo. Può nominare un Vicesindaco tra i consiglieri metropolitani eletti e può assegnare deleghe a singoli consiglieri.

Il Consiglio metropolitano è un organo di indirizzo e di controllo eletto con elezione di secondo grado, composto dal sindaco metropolitano e da un numero di consiglieri variabile in base alla popolazione della Città Metropolitana. In particolare, 24 consiglieri nelle città metropolitane con popolazione residente superiore a 3 milioni di abitanti; 18 in quelle con popolazione residente superiore a 800.000 e inferiore o pari a 3 milioni di abitanti; 14 consiglieri nelle città metropolitane fino a 800.000 abitanti. Il Consiglio metropolitano dura in carica 5 anni (salvo rinnovo del comune capoluogo). L’elettorato attivo e passivo coincide: si tratta dei sindaci e dei consiglieri dei comuni della Città Metropolitana

I comuni che compongono la Città Metropolitana di Bari sono 41. In riferimento alla fascia demografica cui il comune figura, il voto che i componenti dei consigli comunali esprimeranno avrà un “valore” differente (ponderazione); maggiore sarà il numero dei residenti il comune, maggiore sarà il peso del voto espresso.

Ponderazione Città Metropolitana Bari

Dunque, Scheda Gialla per Bari con 205mila abitanti (voto vale 820), Scheda Verde per i Comuni tra 30mila e 100mila (voto vale 200), Scheda Rossa per i Comuni tra 10mila e 30mila (voto vale 80), Scheda Grigia per i Comuni tra 5mila e 10mila (voto vale 45), Scheda Blu per i Comuni fino a 5mila (Binetto e Poggiorsini, voto vale 15).

voto ponderale

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