Politica

La maggioranza “blinda” la Caprio e respinge la mozione di sfiducia

WhatsApp Image 2020-02-05 at 17.38.36

 

La maggioranza “blinda” l’Assessora al Bilancio Annamaria Caprio e con la Sindaca Maria Pia Di Medio in testa la difende dalla mozione di sfiducia presentata dai tre gruppi di minoranza, lasciandola nel suo ruolo.

Nove a due il risultato finale, scontato fin dall’inizio.

Non hanno votato la stessa Caprio, che ha lasciato l’aula a norma di Regolamento e gli assenti Maria Pia D’Ambrosio (sin dall’inizio della seduta) e Carmelo Briano, uscito poco prima del voto per problemi contingenti mentre per le minoranze hanno abbandonato l’aula per protesta contro la Presidente Antonella Gatti Linda Catucci, Davide Del Re e Teodoro Santorsola, rientrato poi all’ultimo momento; Santorsola e Amedeo Venezia hanno votato a favore della mozione di sfiducia. Assente nei banchi della minoranza Rocco Lapadula.

La mozione non aveva alcuna possibilità di passare ma l’intento delle opposizioni era quello di far discutere l’aula su alcune vicende ovvero la mancata costituzione  in giudizio da parte del Comune presso la Commissione Tributaria su una questione che riguardava il fratello dell’Assessora e l’invio dei documenti della Commissione speciale di indagine alla Corte dei conti ed alla Procura della Repubblica di Bari relativi al ritardo degli accertamenti su tributi e tasse locali.

WhatsApp Image 2020-02-05 at 18.53.24

Su questi argomenti le opposizioni chiamavano in causa la Caprio che si è difesa allontanando da sé ogni responsabilità e attaccando le opposizioni “che oggi scrivono un’altra brutta pagina della politica locale – ha detto la Caprio – di bassissimo livello morale e che con infamia, calunnia e macchina del fango hanno tirato in ballo la mia famiglia, una famiglia per bene alla quale un giorno qualcuno dovrà chiedere scusa”.

Spiega l’Assessora :  “non ho alcuna responsabilità politica sui ritardi nell’invio degli accertamenti e come dimostrato nei lavori della Commissione speciale, vi sono chiare responsabilità gestionali, anche esterne al Comune su cui saranno i giudici ad esprimersi”.

Di rinforzo è poi intervenuto il capogruppo di maggioranza Pasquale Campanale spiegando che il carteggio non è stato inviato in Procura ed alla Corte dei conti perché “senza un protocollo identificativo del fascicolo né un magistrato assegnato allo stesso si sarebbe con tutta probabilità perso”. Per due volte la Corte dei conti è stata sollecitata dalla Sindaca ma senza risposta, al momento.

Resta, però, da capire perché la Di Medio in incontri ufficiali, come la Conferenza dei capigruppo, dice, invece, che il materiale cartaceo è stato inviato!

Sulla vicenda del fratello dell’Assessora, invece, l’interessata ha fatto una lunga ricostruzione di tutti gli accadimenti sottolineando che anche in passato – ad esempio durante il mandato di Vito Lionetti in cui Davide Del Re era vice-sindaco – il Comune non si è costituito dinanzi alla Commissione Tributaria, allontanando da sé, dunque, ogni sospetto di oscura macchinazione che potesse favorire il congiunto.

Sono orgogliosa della presenza dell’Assessora Caprio nella mia Giunta”, ha detto la Di Medio nel suo intervento, ribadendo piena fiducia sua e di tutta la maggioranza: “non avrei accettato le sue dimissioni neppure per un’ora – ha spiegato la Sindaca – perché i risultati eccellenti del suo operato sono sotto gli occhi di tutti: abbiamo fiducia estrema nel suo operato, mai adombrato da alcun favoritismo!”.

Tutta la minoranza ha ribadito che la mozione non è un attacco personale né alla Caprio né tantomeno alla sua famiglia: “qui si parla di ruoli e funzioni ed è nostro dovere evidenziare quelle che a noi sembrano falle del vostro sistema di amministrare” hanno detto le minoranze. In realtà “avremmo dovuto presentare nei confronti della Sindaca la mozione di sfiducia”, ha detto Del Re per “le tante cose che dice poi smentite dai fatti”.

Caos in aula, poi, quando ha chiesto la parola il vicesindaco Angelo Giustino, con l’assenso della Presidente Gatti. Da Regolamento, infatti, sulla mozione può intervenire solo un componente per gruppo consiliare tanto che la Gatti aveva poco prima stoppato Santorsola dato che per “Primavera Cassano” aveva parlato Venezia. A meno che – dice appunto il Regolamento – il nuovo intervento del componente del gruppo sia “in dissenso” rispetto a chi ha parlato in precedenza.

“Il mio intervento è per dissentire dalla Sindaca”, ha spiegato con un artificioso giro di parole Giustino, provocando l’ira di Catucci, Del Re e Santorsola stesso che hanno abbandonato l’aula. In realtà Giustino ha “dissentito”  sulle motivazioni che la Sindaca aveva addotto per ribadire fiducia alla Caprio non certo nella sostanza e dunque, probabilmente, a norma di Regolamento il suo intervento non avrebbe dovuto essere permesso.

Il Consiglio si chiude dopo la votazione con l’alea della profezia di Pasquale Campanale ai suoi: “preparatevi perché è iniziata la stagione delle mozioni di sfiducia. Vedrete che ce ne saranno altre….”.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *