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Un cassanese a capo della Prefettura della Casa Pontificia

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Un alto prelato cassanese, mons. Leonardo Sapienza (nella foto con il Pontefice) è stato nominato quale sostituto del Prefetto della Casa Pontificia, mons. Georg Gänswein, messo in congedo illimitato da Papa Francesco.

Mons. Sapienza diventa così il più stretto collaboratore del Pontefice presso la Santa Sede.

Nato a Cassano delle Murge il 18 novembre 1952, mons. Leonardo Sapienza è un religioso rogazionista e scrittore prolifico. Il 4 agosto 2012 fu nominato da Papa Benedetto XVI Reggente della Prefettura della Casa Pontificia, dopo averci lavorato per circa trent’anni come ufficiale addetto al protocollo. In precedenza era stato Cerimoniere pontificio. Il 9 febbraio 2013 è stato nominato protonotario apostolico di numero da Papa Benedetto XVI.

Il prelato cassanese sostituirà mons. Gänswein “caduto in disgrazia” – secondo alcune fonti – dopo la pubblicazione del libro di mons. Sarah sul celibato dei sacerdoti che vedeva posizioni distanti da quelle del Papa ed al quale avrebbe scritto la prefazione il papa emerito di cui Gänswein è segretario particolare.

Confermando la notizia su suo blog “Stilum Curiae” e riportando anche la prima parte dell’articolo del giornale cattolico tedesco “Tagespost” nella sua traduzione, Marco Tosatti ha aggiunto: «Da fonti nostre siamo in grado di dare qualche dettaglio in più. In realtà già da qualche settimana, da quando è esplosa la bomba del libro scritto da Benedetto XVI e da Sarah, non si era più visto Gänswein al fianco del Pontefice. Circolano voci in Vaticano su un’esplosione d’ira del Pontefice, e di un incontro turbolento. In realtà non sarebbe successo niente di tutto questo. Semplicemente papa Bergoglio avrebbe detto all’arcivescovo: “Non ti voglio vedere più”. Il Prefetto gli ha chiesto: ma tornerò, e quando? E a questo il Pontefice non ha dato risposta. Quando però Gänswein gli ha chiesto: ma posso venire comunque in ufficio? Il Pontefice ha risposto: “Meglio di no, tanto c’è mons. Sapienza”. E questo è il modo in cui Georg Gänswein è diventato un desaparecido».

 

 

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