Politica

Minoranze a confronto: tante domande, poche risposte

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A ben guardare l’unica novità dell’incontro di ieri sera fra i Consiglieri comunali di minoranza e i cittadini cassanesi è stata la presenza dei vertici locali del Partito Democratico: in prima fila, in Sala Consiliare, c’erano la Segretaria politica Enza Battista e il Presidente del Circolo cassanese del Pd Rino Palumbo.

Mai, nei tre incontri precedenti delle minoranze, era accaduto: durante la “gestione Pignatale” il Pd si teneva ben lontano da queste assemblee cittadine, nonostante fra i Consiglieri di opposizione sieda Amedeo Venezia, tesserato con il Partito Democratico.

Fatto nuovo, dunque, in un mare di problemi  già ascoltati e purtroppo senza soluzioni, al momento.

Non per colpa delle minoranze, ovviamente che anzi hanno il merito – riconosciuto da tanti fra i tanti presenti – di continuare a interpellare la cittadinanza, ascoltarla “arte che ogni amministratore dovrebbe avere nel suo DNA” ha detto Venezia nel suo intervento . Il fatto è che come ha detto Teodoro Santorsola “noi della minoranza suppliamo ad una mancanza, quella di una Amministrazione che dovrebbe dare risposte ai cittadini e che invece non governa, non ascolta, non colloquia”.

 

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Assente per malattia Linda Catucci, oltre ai rappresentanti di “Prima Vera Cassano” c’erano Davide Del Re e Rocco Lapadula nonché il Consigliere regionale Ignazio Zullo.

Oltre 40, a detta degli organizzatori, le domande dei cittadini giunti a #cassanochiede su tanti temi: dai Borghi ed i loro atavici problemi, alle opere pubblica, dall’abbandono del Centro Storico alla mancata costruzione della Circonvallazione, dall’abbandono dei rifiuti all’ex Fondazione “Maugeri” trasferitasi a Bari, fino al Polisportivo di via Grumo “simbolo del degrado”, l’ha definito Lapadula.

Tante le domande anche dei presenti ma purtroppo poche le risposte dei Consiglieri che hanno più volte ribadito: “l’Amministrazione non ci ascolta, si chiudono in un mondo fatto di arroganza e presunzione, autoreferenziale” mandando allo sfascio il paese.

Basti guardare a “Casa Bianca”, l’ex clinica nel cuore di Cassano, che potrebbe rendere alle casse comunali 125mila euro l’anno (somma peraltro scritta a Bilancio nel corso degli anni, per Santorsola un vero e proprio falso che inficia tutto il documento contabile) e che l’Amministrazione non si sa bene perché continua a tenere sfitta, ormai poco meno di un rudere nonostante possa essere rimessa a posto ed utilizzata anche per attività socio-sanitarie ad indirizzo pubblico.

Altro simbolo di una Cassano piena di potenzialità che la Di Medio & Co. non  vogliono sfruttare.

“Il paese guardi avanti – ha detto nel suo intervento Ignazio Zullo – non rimanga a piangere sul latte versato, così come successo per l’ex Centro Medico, ora a Bari: lavoriamo tutti insieme, ognuno con le proprie competenze, per portare a casa un risultato ovvero ospitare nella struttura del “Circito” un Centro per la cura della ludopatia e delle dipendenze, già previsto nel Piano Sanitario Regionale e che farebbe di Cassano delle Murge un faro per tutto il Sud Italia”.

Mancano poco più di venti mesi alle prossime elezioni amministrative. Cassano dovrà cambiare passo se vorrà tornare a crescere. Sullo sfondo una nuova coalizione: tutti insieme, questa volta contro chi erediterà lo scettro della Di Medio.

Una storia già vista, anche in alcuni dei suoi protagonisti. E che non sempre ha fatto il bene di Cassano.

 

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