Attualità

Emergenza coronavirus, il C.O.C. per coordinare le azioni

DSCN0006

Aprirà domani, presso il Comando della Polizia Locale in piazza Moro, il C.O.C., il Centro Operativo Comunale che sul territorio cassanese fungerà da area di coordinamento e controllo per tutto quello che concerne l’emergenza sanitaria legata al coronavirus (risponderà al n.ro telefonico al numero 080.3211.600).

Il C.O.C., sotto il coordinamento della Sindaca Maria Pia Di Medio,  effettuerà innanzitutto opera di informazione ma interverrà anche in quelle situazioni critiche che dovessero verificarsi in particolare nella popolazione anziana, a quanto pare la più colpita dal Covid-19. Del C.O.C. faranno parte, oltre alla Di Medio nella doppia veste di Sindaca e medico fiduciario, su Cassano, dell’Ordine dei Medici, anche il Comandante della Polizia Locale Tommaso Ciccarone, la Protezione Civile, personale della Asl e in caso di necessità le forze dell’ordine del territorio.

A Cassano e negli immediati dintorni non sono stati registrati casi né sospetti né conclamati di persone infette da coronavirus ma è chiaro che la prudenza e le attività di prevenzione sono essenziali per evitare il diffondersi dell’epidemia.

Per quanto riguarda i controlli, la Di Medio ha già dato direttive precise alla Polizia Locale per far rispettare – nei locali pubblici ma non solo – le misure minime di distanza degli avventori così come presso i mercati settimanali.

Più difficile, ovviamente, risulta controllare l’assembramento di giovani e ragazzi: la chiusura delle scuole ha da un lato scongiurato l’eventuale diffusione del virus in luoghi a rischio ma dall’altro potrebbe annullare i suoi effetti.

Faccio un appello alle famiglie – ha detto la Di Medio al nostro giornale – affinchè controllino i propri ragazzi, spieghino loro i rischi che si corrono e con pazienza evitino luoghi dove si è a stretto contatto gli uni con gli altri, anche all’aperto”.

Nessuna limitazione per adesso presso gli Uffici Comunali, alcuni dei quali saranno dotati di gel disinfettante a disposizione dell’utenza; più delicato il discorso delle funzioni religiose: da noi non sono state vietate come nella “zona arancione” e volontariamente le parrocchie hanno eliminato l’acqua “santa”, evitando lo scambio di pace durante la Messa e ponendo l’ostia della Comunione direttamente nelle mani dei fedeli ma è chiaro che la partecipazione alle Celebrazioni, dove ci si siede a stretto contatto di gomito, è un limite alle precauzioni presi in altri ambiti. Ma la sospensione delle Messe e degli altri Riti religiosi è una decisione che spetta alla Diocesi o alle Autorità religiose dato che noi non siamo in “zona arancione”.

Intanto, dopo il Decreto notturno del Presidente del Consiglio dei Ministri che “blinda” la Lombardia e altre 14 province del Nord Italia, in seguito al quale c’è stato un grande afflusso di partenze con treni e autobus, in particolare verso il Sud, il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha firmato e reso operativa una Ordinanza con la quale obbliga tutti coloro che provengono da quelle zone (studenti e lavoratori in particolare) a denunciare la loro presenza alle Asl ed a mettersi in quarantena volontaria (per almeno 14 giorni) presso il proprio domicilio e di evitare viaggi e spostamenti nonché avvisare le autorità sanitarie in caso di sintomi da coronavirus.

Chiunque non osserverà le disposizioni regionali incorrerà nel reato previsto dall’art.650 del Codice Penale ovvero il non aver obbedito ad una Ordinanza dell’Autorità, punibile con l’arresto fino a 3 mesi o ammenda di 206 euro laddove il fatto non costituisce reato più grave.  

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *