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Non ripartono le visite, Damascelli interroga Emiliano

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“Dopo due mesi di blocco delle prestazioni sanitarie non urgenti per l’emergenza Covid-19, dal 4 maggio la Regione Puglia ha disposto – ma solo sulla carta – la riattivazione di ricoveri, visite ambulatoriali, esami diagnostici, day service e di tutte le prestazioni in sospeso, predisponendo il recall da parte delle strutture ASL di appartenenza dei pazienti che non hanno potuto effettuare le prestazioni già prenotate. Anche le attività di sportello (prenotazioni e disdette) si sarebbero dovute ripristinare nei CUP che, dal periodo dell’emergenza, operano solo in via telematica e telefonica. Ci risulta, infatti, che vi siano lunghe code per l’accesso alle strutture distrettuali dell’Asl Bari”.

Lo scrive il Consigliere Regionale Domenico Damascelli, presentando una interrogazione al Presidente della Regione Puglia, nonchè Assessore alla sanità pugliese, Michele Emiliano.

“Al Poliambulatorio di via Caduti di via a Bari – si legge nel comunicato – si era creata una situazione insostenibile per la calca a ridosso della carreggiata dove transitano i mezzi del trasporto pubblico, con disordini che hanno richiesto persino l’intervento delle forze dell’ordine, come denunciato anche dal capogruppo di Forza Italia al Comune di Bari, Antonio Ciaula. Ma la soluzione trovata per evitare le code in strada, costringe ora gli utenti a servirsi di un accesso carrabile disagevole. Al PTA di Bitonto, invece, la gente è costretta a fare la fila all’aperto, con enorme disagio e attese estenuanti. Su questo ho presentato un’interrogazione urgente, diretta al presidente Emiliano, per sapere entro quali tempi – visto che siamo ormai a tre mesi dal lockdown – saranno effettivamente garantiti a tutti i cittadini i servizi sanitari finora sospesi o erogati col contagocce. Bisogna recuperare il tempo perduto, ovviamente nel rispetto delle regole di precauzione e prevenzione del caso, che non possono prescindere dal rispetto della dignità degli utenti, costretti ad attendere il proprio turno in situazioni di precarietà e disagio”. 

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