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10.000 anni di carcere per ‘no alle armi’

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Uno studio, basato sulle testimonianze di chi ha praticato l’obiezione di coscienza prima che questa fosse consentita dalla legge, ha portato alla luce una verità che pochi conoscono.

Tra la fine degli anni ’60 e la fine degli anni ’90 ameno 14.180 20enni italiani hanno dovuto scontare una condanna per aver rifiutato di prestare servizio militare.

In totale, i Testimoni di Geova italiani attualmente in vita partecipanti al sondaggio, hanno trascorso in carcere 9.732 anni. “La storia dell’obiezione di coscienza al servizio militare – rileva Antonino Mantineo, Professore ordinario di Diritto ecclesiastico e canonico presso l’Università degli studi Magna Grecia di Catanzaro – certamente in Italia, ma anche nell’inquadramento generale che oggi viene offerto dal diritto comunitario ed internazionale, non può prescindere dalle lotte personali, pagate a caro prezzo da coloro che professando la fede dei Testimoni di Geova sono stati martiri, ovvero testimoni di questa conquista di libertà”.

Sergio Albesano, storico dell’antimilitarismo, autore del libro “Storia dell’obiezione di coscienza in Italia”, commenta: “I dati impressionanti di questo sondaggio, che oltretutto sono sicuramente inferiori alla realtà poiché molti obiettori sono nel frattempo deceduti e quindi non hanno potuto rispondere, portano onore ai testimoni di Geova che, per coerenza al loro credo religioso, hanno sopportato con fermezza una situazione avversa quale la reclusione, non perché avessero compiuto atti antisociali, come rubare o uccidere, ma addirittura per il loro rifiuto di imparare a uccidere”.

Tra coloro che in quegli anni trascorsero anche un anno o più in carcere per aver rifiutato di vestire la divisa militare per coerenza con le proprie convinzioni morali più di 800 sono pugliesi e diversi sono nostri concittadini.

“Quando ho iniziato a studiare la Bibbia con i Testimoni di Geova era maggio del 1975 e qualche mese dopo si aggiunse mio fratello. Dopo solo pochi mesi mio fratello fu chiamato a svolgere il servizio militare. Scelse l’obiezione di coscienza per cui fu condannato a 15 mesi e 15 giorni di carcere che scontò nel carcere di Gaeta. Dopo poco tempo anch’io feci la stessa scelta e fui condannato a 12 mesi di reclusione, ridotta poi a 11 mesi e 10 giorni per buona condotta che scontai nel carcere militare di Peschiera del Garda. È stata una scelta dettata di miei forti convincimenti morali basati sui principi biblici e guidata da una coscienza educata secondo la volontà di Dio che condanna la violenza e la guerra. E sono felice che quella scelta anche se dolorosa, è servita a sancire con legge del 1998, la libertà all’obiezione di coscienza non solo dei testimoni di Geova ma di tutti indistintamente”: così si è espresso Michele Petrone un nostro concittadino cassanese, Testimone di Geova, che nel 1979 ha dovuto scontare una condanna per aver rifiutato di prestare servizio militare.

 

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