Politica

Consiglio Comunale: la maggioranza abbandona l’aula

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Mai, a memoria di cronista degli ultimi 35 anni di vita politico-amministrativa cassanese, avevamo assistito ad un fatto del genere: la maggioranza che abbandona l’aula consiliare per non discutere un punto all’ordine del giorno, lasciando da sole le minoranze e costringendo la Presidente Antonia Gatti a decretare la mancanza del numero legale e dunque lo scioglimento della seduta!

Di solito, in tanti consessi consiliari a qualunque livello, è la minoranza che abbandona i lavori e le cronache dei Consigli cassanesi sono piene di episodi del genere ma che lo abbia fatto la compagine guidata dalla Di Medio è un fatto non insolito ma del tutto inedito.

E’ accaduto ieri sera, dopo circa cinque ore di lavori anche molto accesi, a tratti violenti, che hanno visto ancora una volta contrapposta l’Assessora al Bilancio Anna Maria Caprio al capogruppo di “Prima Vera Cassano” Teodoro Santorsola. Uno scontro che non solo ha precedenti lontani nel tempo ma che è stato rinfocolato da un recente episodio accaduto in sede di Prima Commissione, quella al Bilancio, presieduta da Pasquale Campanale. Stando a quanto riferito in Aula, fra Santorsola e la Caprio sono volate parole grosse, con offese reciproche rispetto alla competenza, alla presenza in quella Commissione ed alla necessità di affrontare certi argomenti. Fatti ribaltatati sistematicamente  l’uno addosso all’altra e viceversa.

Vecchie ruggini, dunque, che alla fine hanno mandato a gambe all’aria il Consiglio, quando si sarebbe dovuto discutere il terzo punto all’Ordine del Giorno ovvero la richiesta delle minoranze di ritirare tutti gli atti relativi all’approvazione del Bilancio previsionale 2020, discusso qualche settimana fa.

Secondo Santorsola ed i cinque Consiglieri di minoranza, infatti, il Bilancio sarebbe viziato da una serie di imprecisioni, tabelle errate, pareri discordanti che rischierebbero di renderlo nullo di fronte ad un eventuale giudizio della Magistratura contabile e dunque andrebbe annullato per il bene della comunità cassanese.

Opposto il parere della Caprio che ha attaccato duramente le minoranze e un grande architetto non meglio identificato che avrebbe confezionato l’atto presentato dalle opposizioni “un atto allucinante, fatto da un supertecnico….una sorta di Tremonti, anzi di Tramonti” ha detto l’Assessora che dopo aver opposto una “pregiudiziale” al punto ha chiesto ed ottenuto che la sua maggioranza abbandonasse l’Aula, Sindaca in testa.

A quel punto alla Presidente Gatti non è rimasto altro che decretare l’assenza del numero legale e dunque lo scioglimento della seduta.

In precedenza il Consiglio, a maggioranza, aveva approvato il Regolamento della “Nuova IMU” (che accorpa la vecchia Imposta Municipale Unica e la Tasi, in un’unica tariffa) e le relative aliquote.

In apertura, invece, la Presidente Gatti ha duramente stigmatizzato le minoranze – supportata dal vice-sindaco Giustino – per aver diffuso il Comunicato con il quale contestavano l’inserimento nell’Ordine del giorno due nuovi punti richiesti dalla maggioranza: “La Presidente non può ignorare le richieste di uno o più Consiglieri; ho fatto quel che il Regolamento impone e che già in passato, anche con i Consiglieri di minoranza, ho fatto dunque nessun favoritismo”, ha spiegato la Gatti.

Di fatto, poi, proprio per la mancanza del numero legale, neppure questa volta (ed è la quarta!) si è arrivati a discutere né di Cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre né delle proposte di dedicare luoghi di Cassano alle vittime della mafia, dell’esodo istriano e dell’Olocausto ebraico.

 

 

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