Politica

Il Pd vuole ricompattare il centrosinistra cassanese

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Il 2022, l’anno in cui i cassanesi saranno chiamati alle urne per il dopo-Di Medio, può sembrare molto lontano ma per i tempi della politica parliamo di poche settimane. Soprattutto per quella cassanese dove il Partito Democratico è l’unica forza organizzata e non solo del centrosinistra. A destra, praticamente il nulla se non le forti personalità di Ignazio Zullo (Fratelli d’Italia) e Teodoro Santorsola (stesso partito ma senza un impegno concreto). Il Movimento 5 Stelle campa su un paio di volenterosi attivisti ma sono un ricordo banchetti e mobilitazioni con le “agorà”. Il resto del centrosinistra non esiste più, almeno non dal punto di vista organizzativo (Davide Del Re non molla, comunque!) e la società civile – che pure aveva provato ad organizzarsi (vedi “Progetto in Comune”) – si è squagliata come neve al sole.

Se questo è lo scenario politico, peggio quello socio-economico-territoriale.

“Il degrado del nostro paese – scrive in una nota Enza Battista, Segretaria politica del Partito Democratico cassanese – è ormai sotto gli occhi di tutti, tra erba alta, strade sconnesse, immobili abbandonati. Davanti ad un’amministrazione sorda anche di fronte alle proposte, che scambia l’assise del consiglio comunale come palcoscenico, in cui fare monologhi tutt’altro che politici, fino ad arrivare a scene mai viste in altri consessi, sottraendosi al confronto addirittura abbandonando l’aula del consiglio comunale. La politica è altro, la politica DEVE essere altro. La politica è confronto, è dibattito, è progettazione. ? tempo di dire basta, è necessario riprendere  a fare la vera politica”.

La battista, dunque, lancia la sfida e guarda al 2022: “? tempo di riannodarci. Sì, Riannodiamo. Questo il termine che meglio può rappresentare questa fase politica in cui ci stiamo cimentando. Crediamo sia giunto il momento di promuovere un dibattito pubblico aperto, inclusivo, in cui discutere del futuro della nostra cittadina. Le sterili contrapposizioni non aiutano nessuno. La politica deve avere la capacità di guardare oltre, avanti. Abbiamo la necessità di “ascoltarci”. Nessuna cattedra e nessun pregiudizio, ma umiltà di ascoltare. Una fase importante in cui costruire solida fondamenta su cui progettare un futuro possibile, non solo soddisfacente per tutti, ma ottimale per tutti”.

Durissimo il suo giudizio sulla Di Medio & C. “La stagione politica e amministrativa che stiamo vivendo è fallimentare. Incapace di governare i problemi, impreparata nella gestione ordinaria, inesistente nella progettazione del domani. Non ci è concesso di navigare a vista e attendere che il tempo risolva; rischiamo danni irreversibili. Il momento è adesso. Nel recente passato troppo spesso ci si è cimentati nel costruire muri, spesso pretestuosi e senza visione. E’ tempo di abbatterli e costruire ponti, “riannodare” settori politici, sociali, professionali, economici. Il futuro è di tutti e tutti devono averne responsabilità. Un semplice, ma crediamo efficace, appello a quanti vogliono insieme a noi e in piena libertà promuovere idee, senza primogeniture di sorta, per continuare un cammino insieme, permeo di rispetto reciproco e con sguardo aperto e scevro da contrapposizioni anacronistiche. Un rinnovato senso di responsabilità che dobbiamo a noi, ai nostri figli, alla comunità a cui apparteniamo e in cui viviamo. Noi ci siamo. Riannodiamo”.

 

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