Cronaca

Anita resta in Istituto. Anche se a breve compirà 18 anni

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Neppure il raggiungimento della maggiore età potrà strappare Anita dall’Istituto barese dove la ragazza cassanese è rinchiusa per ordine di un giudice de Tribunale dei Minori di Bari, che ha tolto la patria potestà ad entrambi i genitori per una forte conflittualità familiare.

La direzione dell’Istituto ha chiesto- e per ora ottenuto – al Tribunale di poter avere la custodia amministrativa della ragazza fino al compimento del 21° anno di età; periodo che potrebbe arrivare addirittura a 25 anni, sfruttando una norma della legislazione pugliese in materia.

Si infrangono, dunque, le speranze della madre Francesca di poter riabbracciare in libertà la sua ragazza, rinchiusa dal 2013 in un Istituto barese a cui il Comune di Cassano delle Murge paga la florida retta mensile.

Francesca, infatti, era convinta che al compimento dei 18 anni, il prossimo 27 luglio, Anita sarebbe stata libera di uscire dalle mura dell’Istituto e decidere con chi voler vivere ma a quanto pare così non  sarà: la legale della donna, comunque, ha presentato ricorso verso la decisione del Giudice e sulla questione si sta muovendo anche la nuova Assistente sociale del Comune cassanese, Roberta Blasi che ha ereditato una difficilissima situazione ed ora sta cercando di comprendere come muoversi per salvaguardare al meglio i diritti di Anita.

Del caso questo giornale si è occupato più volte, sin da quando la piccola undicenne venne portata via dall’Ospedale “Miulli” di Acquaviva da parte della Polizia di Stato e recentemente se ne è occupata anche una trasmissione di Telenorba, raccogliendo il disperato appello della madre a “rilasciare” Anita e farla tornare dalla sua famiglia dopo anni di allontanamento che a quanto pare non avrebbero portato alcun beneficio alla ragazza: secondo la madre, infatti, ci sarebbe stato un preoccupante regresso nelle capacità psico-fisiche di Anita che non sarebbe stata adeguatamente inserita in un progetto di recupero soprattutto in vista del raggiungimento della maggiore età.

Come dicevamo, poi, c’è anche una questione economica di non poco conto dato che il Comune di Cassano delle Murge paga la retta mensile – circa 2.800 euro – all’Istituto, una voce sul Bilancio comunale che adesso gli Uffici stanno cercando di capire a carico di chi dovrebbe essere attribuita.

 

 

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