Attualità

“Casa Bianca”? una discarica. Le minoranze interpellano la Sindaca

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Da luogo di eccellenza sanitaria a discarica a cielo aperto di ogni genere di rifiuti.

Il triste destino della ex casa di cura privata “Casa Bianca”, in piazza Dante a Cassano delle Murge, si alimenta ogni tanto di nuovi e brutti capitoli di una storia che non sembra aver fine.

I cinque Consiglieri Comunali di minoranza hanno presentato alla Sindaca, nei giorni scorsi, l’ennesima interpellanza sulla vicenda della struttura cassanese, invasa da rifiuti che non solo aumentano il degrado dell’area, in pieno centro cittadino, ma provocano la nascita di insetti, ballte e roditori che spesso e volentieri sconfinano nella vicina “Villa dei Caduti” dove c’è un’area gioco per i bambini.

 

Scrivono Teodoro Santorsola, Amedeo Venezia, Davide Del Re, Linda Catucci  e Rocco Lapadula: “Sono ormai più di tre anni che detto immobile – patrimonio immobiliare del Comune di Cassano – è desolatamente dimenticato dalla Sua Amministrazione. La situazione attuale impone un intervento di bonifica, ma, soprattutto, un monitoraggio di tale crescente e deplorevole fenomeno.  Tutto ciò premesso la interpelliamo per chiedere: è a conoscenza di tale ignobile situazione? Se sì, quando e come intende far tempestivamente intervenire la ditta per il recupero e lo smaltimento dei rifiuti? cosa intende fare per evitare che ciò si verifichi ancora?”.

La Sindaca Maria Pia Di Medio ha detto, nel corso del Consiglio Comunale che è perfettamente a conoscenza della situazione ma che si impegnava a rispondere per iscritto alle domande delle opposizioni. 

Nata sulle ceneri dell’ex ospedale “Conte di Torino”, abbattuto per far posto ad un “Day-center” per anziani, mai realizzato, la struttura nei pressi di piazza Dante fu poi affittata ad alcune società del settore sanitario per poi essere abbandonata, nel novembre 2015, definitivamente dall’ultimo affittuario, la società ravennate “Medicol” del gruppo “Villa Maria” che spostò tutte le attività a Conversano. 

In quasi cinque anni dell’ex clinica privata non rimangono, praticamente, che i muri perimetrali: dall’interno, infatti, prima sono stati portati via – su permessi informali del Comune – suppellettili utili quali scrivanie, poltroncine, sedie che l’affittuario aveva lasciato poi l’onda di furti e vandalizzazioni l’ha letteralmente travolta e oggi lo spettacolo che si presenta agli occhi di chi la “visita” è allucinante fra macchinari cannibalizzati, impianti depredati e rifiuti di ogni genre, anche nelle aree esterne.

Eppure nei cassetti del Comune sono ferme da tempo almeno quattro proposte di altrettante società nell’ambito socio-sanitario che vorrebbero affittarla e rimetterla in sesto ma l’Amministrazione Di Medio non ha ancora dato il via libera al Bando che la metta in affitto, permettendo ai privati di rilevarla.

Pur inserendo ogni anno – nel Bilancio comunale – la somma di circa 62mila euro che in teoria dovrebbe essere introitata proprio da quell’affitto. Fantasma, a questo punto.

 

 

 

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